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Grandi manovre dei partiti anche in Sardegna in vista delle elezioni politiche di inizio marzo. Venerdì 5 gennaio il Partito dei Sardi decide sulle alleanze riunendo ad Oristano il direttivo nazionale.
Sarà una discussione a tutto tondo, non solo sulla conferma o meno del patto con il Pd e il centrosinistra e sulla presentazione dei propri candidati entro il 21 gennaio.
Il PdS infatti dovrà necessariamente parlare dell'eventuale riunione della galassia indipendentista dopo il tentativo del polo dell'autodeterminazione, con i Rossomori in testa.
Qualcosa si muove anche nell'area moderata del movimento identitario sardo: l'UdS-Sardi Uniti scende in campo con uno sguardo già lungo alle regionali del 2019.
A confermarlo è il leader dell'UdS Mario Floris, che ha previsto di convocare nei prossimi giorni a Cagliari l'assemblea del movimento nato in continuità ideale e politica con l'Udr fondato da Francesco Cossiga. L'Assemblea è inoltre chiamata a rinnovare gli organi dirigenti e mettere a punto le basi di un rinnovato impegno politico e programmatico. Nel frattempo, ieri alle 12 è scaduto il termine per la presentazione on line delle autocandidature per Camera e Senato del Movimento 5 stelle.
Possibile la riconferma degli uscenti, ma potrebbe esserci anche qualche outsider di peso come Mario Puddu, sindaco di Assemini, scelto dai vertici del movimento come referente per la campagna elettorale delle elezioni politiche in Sardegna.