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Domenica 25 febbraio 2024 i sardi sono chiamati alle urne in vista del voto per scegliere il nuovo presidente e i membri del consiglio regionale. Per voi abbiamo quindi stilato una pratica guida con le informazioni necessarie per poter esprimere la propria preferenza nei seggi elettorali.
I DOCUMENTI – La prima informazione, probabilmente scontata ma comunque importante da riportare, è che per votare è necessario presentarsi al proprio seggio di riferimento munito della tessera elettorale e di un documento di riconoscimento valido.
TESSERA ELETTORALE - Chi non fosse in possesso della tessera elettorale, oppure l’avesse smarrita, può farne richiesta nell’ufficio elettorale del proprio Comune di residenza.
GLI ORARI – Le urne delle elezioni regionali in Sardegna saranno aperte solo domenica 25 febbraio dalle ore 06:30 fino alle ore 22:00; lo spoglio dei voti inizierà subito dopo la chiusura dei seggi.
I CANDIDATI – Sono quattro i candidati presidente in corsa: Paolo Truzzu (centrodestra), Alessandra Todde (Pd, M5s e liste di centrosinistra), Renato Soru (Azione e liste di centrosinistra) e Lucia Chessa (Sardegna R-esiste). GUARDA LE INTERVISTE E I PROGRAMMI DEI CANDIDATI
LE LISTE - In totale, invece, sono 25 le liste in campo. Dieci per Alessandra Todde, nove per Paolo Truzzu, cinque per Renato Soru e, infine, una per Lucia Chessa.
LE REGOLE DEL VOTO – Gli elettori possono esprimere il loro voto in vari modi: possono votare per un candidato presidente della regione; possono votare solo per una lista, e in questo caso il voto va automaticamente anche al candidato presidente collegato; possono votare per un candidato presidente e una lista a esso non collegata, sfruttando il cosiddetto “voto disgiunto”. È eletto presidente il candidato che ottiene più voti e non è previsto il ballottaggio tra i due candidati più votati.
IL CONSIGLIO REGIONALE - I posti riservati ai membri del consiglio regionale della Sardegna sono 60 e vengono eletti sulla base di liste circoscrizionali collegate a ciascun presidente. Le circoscrizioni (porzioni di territorio in cui è divisa la regione in occasione delle elezioni) in Sardegna sono otto: Cagliari, Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia-Tempio, Oristano e Sassari.
Al momento del voto l’elettore può esprimere al massimo due preferenze per i consiglieri regionali, a patto che siano di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.
PREMIO DI MAGGIORANZA - Se il presidente eletto ottiene più del 40 per cento dei voti, le liste collegate hanno diritto al 60 per cento dei seggi del consiglio regionale, mentre i restanti vanno ai partiti di opposizione.
Tra il 25 per cento e il 40 per cento, invece, le liste collegate hanno diritto al 55 per cento dei seggi. Oltre il 60 per cento o, al contrario, meno del 25 per cento, tutti i seggi del consiglio regionale sono distribuiti in modo proporzionale: ogni lista ottiene un numero di seggi pari ai voti presi.
In ogni caso, le liste che fanno parte di una coalizione che ottiene meno del 10 per cento dei voti non eleggono nessun consigliere. Le liste che corrono da sole non eleggono consiglieri se ottengono meno del 5 per cento.
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