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“Le dimissioni del Consigliere Giovanni Dore si aggiungono solo a quelle dei tanti amministratori e dirigenti che hanno lasciano Italia dei Valori non avendo trovato dal nuovo corso la riforma necessaria, e non condividono la nuova identità del partito” .
Il prof. Antonio Borghesi, già Presidente del Gruppo Camera Italia dei Valori, interviene sulle dimissioni del Consigliere Dore invitando il Coordinatore Uggias a comprendere solo il disagio dei suoi tanti conterranei: “La nuova Italia dei Valori ha scelto una linea politica nuova, un codice etico nuovo, vecchia la classe dirigente: il proibizionismo e la ricorsa a Renzi, la mancata trasparenza nella gestione del partito, la conferma degli indagati nei ruoli esecutivi non possono che avere allontanato chi si era speso per valori come libertà legalità e trasparenza.
In Sardegna in particolare l‘ assunzione da parte dell’ eurodeputato Giommaria Uggias come assitente presso la Comunità Europea dell’allora organizzatore congressuale Ivan Rota, attuale tesoriere del partito, non poteva non creare qualche problema di opportunità e creare più di un dubbio sul conflitto di interessi soprattutto in virtù dei ruoli che entrambi avevano rivolto nella riorganizzaione del partito: rispettivamente garante del congresso nazionale Uggias (che eleggerà il proprio candidato) e garante del congresso regionale in Sardegna Rota (che lo eleggerà coordinatore).
Moderazione allora, almeno nei giudizi, e rispetto per le tante (270) persone che comunque hanno salutato con altri toni una realtà che poteva suscitare ben più di un giudizio così tranchant”.
Conclude poi Borghesi: “Alla luce di tutto questo, invito l’ esimio collega dell’ Università di Cagliari, candidato Giovanni Pigliaru, a valutare i compagni di viaggio non in virtù di storici valori esauriti ma alla luce di nuovi “valori” manifesti. Il bene futuro della Sardegna che mi auguro Pigliaru potrà governare, non può nascere certo con tanti imbarazzi .”