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Sono tre le liste escluse in Sardegna in vista della competizione elettorale del 25 settembre. Si tratta dei Gilet Arancioni, la prima formazione politica ad avere presentato le liste a Cagliari, del Partito animalista e del Partito Comunista Italiano: l'esclusione è legata all'insufficienza di firme.
La comunicazione è stata data ai diretti interessati dall'ufficio elettorale della Corte d'appello di Cagliari. In tutta Italia poi è stata ricusata la lista "Referendum e democrazia" di Marco Cappato, per effetto della presentazione delle firme digitali e non cartacee e che non era già entrate nel computo dei 149 candidati (176 per effetto delle doppie candidature) per i 16 posti disponibili per i sardi in Parlamento. In questo momento infatti i candidati ammessi sono 134. Ora gli esclusi potranno presentare ricorso, entro oggi, all'ufficio centrale della Corte di cassazione.
"E' una legge elettorale che va cambiata perché costringe i piccoli partiti a fare i salti mortali, oltretutto in periodi di vacanza come questo. Sicuramente presenteremo ricorso" ha dichiarato all’ANSA il segretario regionale del Partito Comunista Italiano Davide Meloni. I candidati della lista Pci nell'Isola erano sei, quattro alla Camera e due al Senato, con doppia candidatura per tutti nell'uninominale e nel plurinominale.