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Cuore. Luci. Atmosfera. In una sola parola, emozioni. Questo, in sintesi, il concerto cagliaritano di Elisa, andato in scena ieri e avant’ieri al padiglione E della Fiera di Cagliari. Due serate praticamente sold out e un ritorno nell’Isola della cantante friulana dopo 9 anni, quando tenne uno spettacolo all’anfiteatro romano.
Il concerto è pensato e realizzato per essere portato nei teatri, ma vista l’eccezionalità del caso, viene traslato per essere effettuato in uno spazio più grande e certamente meno acustico di un teatro. E così, al posto delle poltrone ci sono le sedie e le file sono tutte allineate insieme, senza distinzione, anche se ben presto, dopo qualche canzone, la tentazione di ballare e seguire il concerto in piedi ha preso il sopravvento.
Dopo l’ingresso del cantautore The Leading Guy, al secolo Simone Zampieri, che ha “scaldato” il pubblico con i suoi pezzi folk, attorno alle 21,30 entra in scena lei, Elisa, seduta davanti al suo pianoforte. Si parte subito con tre pezzi lenti, che creano subito la giusta atmosfera, presi dall’ultimo album, “Diari Aperti”, che è anche il titolo di questo Tour. E quindi, ecco “Come fosse adesso”, “Promettimi” e “Anche fragile”, penultimo singolo uscito dall’ultimo lavoro della cantautrice friulana.
Lasciato momentaneamente il pianoforte, Elisa si siede su una sedia e si mette proprio davanti al suo pubblico in festa, rimanendo per più volte, durante la serata, estasiata dal calore del pubblico sardo. “Purtroppo sono raffreddata proprio in concomitanza di queste tre tappe in Sardegna, ma sono convinta che il vostro calore mi ha aiutato a portare a termine questi tre concerti”, dice lei dopo aver ricevuto l’ennesima standing ovation della serata.
Arrivano quindi i grandi successi dell’artista, da “Eppure sentire”, fino a “Heaven”, passando per “Luce” e “Qualcosa che non c’è”. Quando arriva “Quelli che restano”, singolo che ha aperto l’ultimo album, in duetto col grande Francesco De Gregori, il pubblico partecipa attivamente con una bella coreografia preparata prima dell’inizio del concerto: con la torcia del cellulare si doveva puntare la luce verso un cartoncino distribuito all’ingresso che avrebbe illuminato la notte cagliaritana. E così è stato. La sorpresa, gradita dalla cantante, è stata organizzata dal fan club sardo dell’artista.
Dopo la pausa e il cambio d’abito, Elisa torna sul palco con “Se piovesse il tuo nome”, altro successo estratto dall’ultimo lavoro, seguito da “L’anima vola” e “Stay”. Si arriva quindi al medley, con successi del passato quali “Broken”, “Labyrinth”, “Cure me” e “No Hero”. Il concerto, prima del bis finale, si conclude con la rockeggiante “Together” e “Tutta un’altra storia”.
Il bis finale, con relativi saluti e presentazione della band, è realizzato con due successi firmati Luciano Ligabue: “Gli ostacoli del cuore” e “A modo tuo”. Un degno finale di una serata, di un concerto, di uno spettacolo riuscito, nonostante fosse pensato per un luogo teatrale, ma che, grazie alla bravura di Elisa e alla passione del pubblico sardo, ha certamente avuto la piena soddisfazione della gente cagliaritana.