PHOTO
"Non entravo all’Ospedale San Francesco di Nuoro da 15 anni, quando è mancato mio padre. Mi ha fatto male il ricordo di quei giorni. Ma mi ha fatto più male vedere che ai miei concittadini non è più garantito il diritto alla salute". Inizia così la sconcertante testimonianza della giornalista nuorese Elvira Serra, firma del Corriere della sera, che documenta con una serie di foto le condizioni del nosocomio nuorese, uno dei più importanti della Sardegna.
"Dodicesimo piano, reparto di Medicina. Un’ala è completamente inutilizzata. Alcune stanze vengono usate per gli ambulatori. Le finestre sono chiuse con lo scotch per le medicazioni. Alcuni degenti sostano lì qualche ora, in attesa che si liberi un posto nell’altra ala, quella dove i malati alloggiano promiscui, le stanze dei maschi alternate a quelle delle femmine. I meno fortunati aspettano in corridoio. Tra loro, mia cognata".
"Vi parlo di lei soltanto perché conosco la sua storia - prosegue Elvira Serra -. Ricoverata lunedì all’alba per una pancreatite acuta, ha dormito le prime due notti in uno dei famosi ambulatori, in attesa della Tac “urgente” che le hanno fatto ieri, dopo tre giorni, scoprendo anche una polmonite. Un’altra paziente parcheggiata corridoio era arrivata da un paese con un’emorragia interna. Sul suo letto, sopra il lenzuolo, la borsa con il cambio, le ciabattine, una bottiglietta d’acqua e la boccia con il liquido per la flebo. Noi visitatori abbiamo fatto lo slalom tra le barelle e i carrelli dei medicinali. Hanno dormito con la luce accesa, appena affievolita dopo mezzanotte, senza privacy, se non un paravento aggiunto di sera, senza dignità di esseri umani fragili".
"Questo reparto ha un primario, che si chiama Salvatore Zaru - incalza la giornalista -. L’ospedale ha un direttore generale, il dottor Paolo Cannas, e un direttore sanitario che si chiama Serafinangelo Ponti. La direttrice del presidio ospedaliero unico è Grazia Cattina. Capisco il loro sconforto e il senso di impotenza nel non poter gestire meglio la cura dei malati. I loro sentimenti sono i miei. Ma la conseguenza coerente sono le dimissioni. Di fronte a un tale fallimento non può esserci nessun alibi".
"L’Ospedale San Francesco di Nuoro dipende dalla Regione Sardegna. La Regione provvede in autonomia alla copertura sanitaria dei suoi abitanti, destinando quasi la metà del bilancio al comparto salute, circa 4 miliardi. Dove sono finiti in questi anni?, vorrei chiedere a Christian Solinas e agli assessori che lo hanno servito, Mario Nieddu e Carlo Doria. La neopresidente Alessandra Todde sulla salute vincerà o perderà la sua sfida. È nuorese. Può capire la mia rabbia: è la nostra rabbia. Chiudo con un pensiero per tutti i pazienti. Vi abbraccio. E piango per voi. Potrebbe esserci mia madre. Non riesco ad accettarlo".