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Nelle ultime settimane, con l’estate alle porte, l’emergenza cavallette è tornata ad essere un tema di stringente attualità in Sardegna. Una piaga che da anni affligge il mondo delle campagne con la polemica che, ciclicamente, si riaccende fra contadini e Regione. L’invasione delle locuste tormenta particolarmente la piana di Ottana. Diversi sindaci del territorio, nelle scorse ore, hanno espresso con vigore il proprio disappunto mentre la consigliera regionale del M5s Desirè Manca ha rivolto un’interrogazione al governatore Solinas e all’assessora all’Agricoltura Valeria Satta.
“Dell’interrogazione non sapevo nulla – dichiara Satta intervistata da Sardegna Live –. Sto girando l’Isola per vedere quello che ha da offrire e ascoltare le esigenze dei sardi, ho poco tempo da dedicare a questioni da palazzo chiuso”.
Rispetto ai malumori del mondo agricolo, l’assessora analizza: “Sono sempre imparziale in merito alle istanze sul mio tavolo, ascolto tutte le parti per potermi fare un’idea delle questioni da affrontare. In questo caso le parti sono la Regione Sardegna, con la regia di Laore che sta operando nel contrasto delle cavallette, e i contadini e allevatori insoddisfatti. Nelle scorse settimane ho cercato di capire se le proteste derivassero da pretestuose indicazioni di tipo elettorale di qualche sindaco, o se effettivamente Laore stesse mancando in qualcosa”.
“Per questo – spiega la titolare dell’Agricoltura – sono andata più volte nei territori colpiti, come Noragugume, per verificare la situazione. Ho trovato una situazione che mi è parsa positiva con tutti i mezzi che lavoravano e la stragrande maggioranza delle cavallette morte. Mi hanno spiegato che le macchine, operando dentro i campi, spingono gli insetti ad andare a bordo strada, poi ripassano in strada e le cavallette si annidano negli anfratti tra la cunetta e la carreggiata. Per questo non tutte vengono sterminate, ma non è tanto questo il nostro compito, quanto limitarne il più possibile la diffusione”.
“Alcuni amministratori sostenevano che i mezzi non fossero abbastanza e che gli operatori dovrebbero fare turni diversi per intervenire con maggiore efficacia. Così ho chiesto a Laore di noleggiare altre venti macchine oltre alle venticinque già impiegate sul campo. Diverse sono entrate in azione, altre subentreranno nei prossimi giorni. Ho anche chiesto di modificare i turni di lavoro poiché, quando le temperature saliranno, non ha senso lavorare con gli insetticidi nelle ore calde quando il liquido evaporerebbe. Mi hanno assicurato che si procederà così”.
A breve, dunque, è prevista una nuova riunione alla presenza di tutte le autorità coinvolte. “Incontrerò presto prefetto e sindaci presso la centrale operativa per fare il punto sulla situazione – puntualizza Valeria Satta –. Stiamo lavorando al massimo delle nostre possibilità per avviare nuove azioni rispetto agli anni precedenti. Abbiamo i soldi, i mezzi e gli operatori necessari. I veri effetti delle attuali politiche si vedranno l’anno prossimo perché già da marzo stiamo trattando in maniera massiccia le nuove uova. Ma siamo certi che le azioni di questi giorni incideranno anche sulla stagione in corso”.