E' emergenza siccità in Sardegna. Dai dati della Rete pluviometrica regionale risulta che già nell'anno idrologico 2015-2016 sono state registrate piogge inferiori alla media con deficit di circa il 20% su base regionale.

Nell'anno in corso, fatta eccezione per le aree del Flumendosa e della Gallura, si registrano precipitazioni che vanno da un minimo del 30% del Campidano a un massimo del 45% del Logudoro. In termini di frequenza storica, spiega la Regione sarda, per il Logudoro si tratta dell'anno più siccitoso registrato dall'inizio delle osservazioni nel 1922 e per le altre aree dell'Isola fra i primi casi critici registrati in quasi 100 anni di osservazioni.  

Ancora più drammatica la situazione degli ultimi tre mesi (marzo-aprile-maggio), strategici per le esigenze idriche delle campagne, con deficit intorno al 70% per tutte le aree con punte prossime al 90% per Gallura e Flumendosa.

Inoltre, secondo quanto contenuto nel "Rapporto sullo stato di criticità del sistema idrico regionale" approvato con delibera dall'Autorità di Bacino della Sardegna lo scorso 17 maggio, le precipitazioni registrate negli ultimi anni sul territorio regionale sono state così ridotte che il quadriennio 2013-2017 si sta rivelando come uno dei più critici mai registrato in Sardegna a partire dal 1922. 

RICHIESTA CALAMITA' NATURALE La Giunta regionale della Sardegna ha votato il provvedimento di riconoscimento dell'eccezionale avversità atmosferica per la siccità che, a partire dai primi mesi di quest'anno, sta interessando l'intero territorio della Sardegna.

L'Esecutivo ha dato mandato al presidente Francesco Pigliaru per inoltrare la richiesta al Governo e al Consiglio regionale della Sardegna "di individuare e approvare misure emergenziali che consentano di limitare gli effetti dell'evento sull'intero comparto agricolo".

La Giunta ha dato mandato all'assessore dell'Agricoltura affinché richieda al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) di voler proporre l'adozione di un provvedimento normativo che consenta alle imprese agricole, che non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura del rischio siccità, di accedere agli interventi previsti per favorire la ripresa dell'attività economica e produttiva.

Fra queste possibili azioni, ci sono quelle permesse attraverso l'eventuale accesso al Fondo di solidarietà nazionale, con provvidenze di tipo compensativo, che prevedono sconti sulla proroga delle cambiali agrarie, ma anche previdenziali con lo sgravio degli oneri fino al 50%. Oggi l'Assessore dell'Agricoltura incontra a Roma il ministro Maurizio Martina al quale consegnerà la delibera e la documentazione necessaria che per il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

Uno stato calamitoso che si inserisce nel quadro delle altre criticità ambientali che hanno interessato l'Isola dall'inizio dell'anno: le nevicate del 16 e 17 gennaio dove si sono registrate coperture nevose cospicue, anche a quote molto basse; il ciclone extratropicale del 21 gennaio che ha investito soprattutto la costa orientale e quella meridionale della Sardegna con particolare intensità nel Campidano, in Gallura e Ogliastra.