È sempre più emergenza siccità in Sardegna. Stop all'irrigazione nei campi nel distretto del Posada. Si inizia da Posada, e nei prossimi giorni si proseguirà nelle campagne di Torpè, Siniscola, Budoni e San Teodoro. La poca acqua disponibile nei bacini servirà solo i potabilizzatori per le utenze residenziali. Ma, se proseguirà l'emergenza siccità, anche i rubinetti delle case potrebbero subire delle restrizioni.

Già oggi, la distribuzione dell'acqua per usi civili e potabili alle case 'sparse' prive di alimentazione dalle reti pubbliche idropotabili, saranno garantite da autobotti messe a disposizione da Municipi e Abbanoa. Il Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale ha adottato la decisione su disposizione del Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino.

"Sapevamo che saremo arrivati a questo. L'assenza di piogge, la poca acqua in bacino, una siccità che si è registrata soprattutto nel settore ovest della Sardegna e che ha interessato in particolare l'invaso di Maccheronis, renderà quest'estate una delle peggiori che il territorio abbia mai registrato", è il commento del presidente del Consorzio Ambrogio Guiso.

Garantiti quindi solamente gli usi civili. Le aziende agricole consorziate e con allevamento di bestiame dovranno fare affidamento, su richiesta, su un servizio di approvvigionamento di acqua grezza (non potabile) mediante autobotti. "Fondamentale per garantire l'abbeveraggio degli animali e quindi la loro sanità, comunichiamo per questo che saranno attivati anche 14 punti di consegna idrica dove le aziende potranno prelevare l'acqua - continua Guiso - Ci prepariamo a una estate difficile, che segnerà il segno meno per l'economia di questo territorio. Già da oggi 6 giugno ci sarà una prima autobotte a disposizione dei consorziati in agro di Posada. E altre ce ne saranno da domani. Occorre però attivarsi immediatamente per dare alle aziende risposte per una situazione che ha già raggiunto alti livelli di tensione".