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“Mi auguro che la Regione Sardegna prenda una posizione contraria chiara, forte e unitaria sul tema e che si adotti un’ordinanza sulla scorta di quanto già fatto dalla Valle D’Aosta”. A chiederlo è il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana.
Ieri, sul sito del governo sono state pubblicate le domande frequenti sulle misure adottate relative all’ultimo decreto-legge e sono stati forniti numerosi chiarimenti. Tra i più importanti, la possibilità di raggiungere la propria seconda casa anche se si trova fuori regione, quindi anche da zone rosse verso l'unica zona bianca d'Italia, la Sardegna.
Assolutamente contraria al via libera agli spostamenti nelle seconde abitazioni è la Regione Valle d'Aosta che ha emesso un’apposita ordinanza: “a coloro che non risiedono nel territorio della Regione - si legge - non sono consentiti gli spostamenti in entrata in detto territorio per recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale (cosiddette seconde case)”.
Per Emiliano Deiana il Governo sardo deve attuare lo stesso provvedimento: “Il virus si muove con le persone. Se le persone si fermano in un luogo è più semplice controllare i cluster e non attivarne di nuovi. Io penso che da una zona rossa debba essere vietato spostarsi verso una zona bianca se non per salute e per lavoro (e per chi ha già fatto il vaccino). In questa fase servirebbe che il Governo facesse propria questa scelta di assoluto buonsenso e prospettiva”.
“Alla Regione Sardegna – spiega il presidente dell’Anci Sardegna - chiediamo di prendere questa posizione e al contempo rafforzare il sistema di controlli in entrata: vaccinati, persone che si sono sottoposte a un test antigenico rapido in porti e aeroporti”.
Deiana sottolinea: “Noi dobbiamo difendere con le unghie e con i denti la Zona Bianca innanzitutto migliorando i nostri comportamenti, perché non possiamo permetterci di mettere a repentaglio la nostra economia che si basa sul turismo in questo difficilissimo biennio 2020-2021”.
“No agli spostamenti dalle regioni rosse a quelle bianche. Le persone che si spostano per lavoro o salute vengano controllate agli ingressi in Sardegna. Ne va del nostro futuro e della nostra fragile economia”, ci dice infine il presidente.