«Ieri notte il Governo Lega/Psd’az + M5S ha deciso di impugnare la legge della Regione Sardegna n. 43 del 19/11/2018, recante “Norme in materia di inquadramento del personale dell’Agenzia FoReSTAS”, in quanto alcune disposizioni in materia di personale eccedono dalla competenza statutaria».

Lo ha scritto in una nota il Sindaco di Bortigiadas e Presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana che ricorda come «L’art. 3 dello Statuto (legge di rango costituzionale) recita che: “In armonia con la Costituzione e i principi dell'ordinamento giuridico della Repubblica e col rispetto degli obblighi internazionali e degli interessi nazionali, nonché delle norme fondamentali delle riforme economico- sociali della Repubblica, la Regione ha potestà legislativa nelle seguenti materie: a) ordinamento degli uffici e degli enti amministrativi della Regione e stato giuridico ed economico del personale».

«Basterebbe – ha aggiunto Deiana – la conoscenza basilare di questa previsione statutaria per evidenziare l’atteggiamento violento del forte contro il debole perpetrato dal Governo Lega/Psd’az + M5S contro i lavoratori di Forestas e le loro famiglie; un atteggiamento altrettanto violento dello Stato, per mano governativa, contro l’Autonomia della Sardegna, contro la possibilità di organizzare al meglio le proprie istituzioni, in maniera razionale e improntata alla giustizia e all’Uguaglianza».

«Non mi va di farla troppo lunga – ha proseguito -. Personalmente sono sempre stato favorevole a questa soluzione che prevedeva la regionalizzazione contrattuale per i lavoratori di Forestas; lo sono stato per un fatto di giustizia e di uguaglianza all’interno di un sistema regionale che fa acqua da tutte le parti; lo sono stato perché quei lavoratori sono stati sempre considerati dalla “politica” come lavoratori di Serie B da cui trarre solo consenso elettorale attraverso la turpe pratica delle cd “mansioni superiori».

«Adesso ci sono le elezioni regionali. I candidati alla presidenza – ha concluso – dicano, senza infingimenti, da che parte stanno: dalla parte dell’autonomia della Sardegna e dei lavoratori o dalla parte del sopruso statale e di chi vuole continuare a fare carne da macello di quei lavoratori e di quell’Agenzia?».