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Il suo animo gentile lo si percepisce anche solo leggendo questa intervista. Enrica Pintore è una ragazza di 34 anni, bellissima, che all’età di 16anni ha lasciato la Sardegna, Ottana nello specifico, per inseguire i suoi sogni.
Oggi, il frutto di quel sacrificio è sotto gli occhi di tutti: è un’attrice bravissima e un esempio per tanti giovani.
Tra le numerose esperienze che vanta nel suo curriculum ci sono “Il Paradiso delle Signore”, soap in onda su Rai1, “Un Medico In Famiglia 10” sempre su Rai 1, “Centovetrine” su Canale 5, "Don Matteo 7", "L' Eredità" con Carlo Conti, campagne pubblicitarie per Cères, Samsung, Tim, Vodafone e Wind.
L’abbiamo voluta intervistare in occasione dell’uscita di “Enrico Piaggio. Un sogno italiano”, la fiction andata in onda su Rai 1 martedì scorso, 12 novembre, dedicata al papà della Vespa. Enrica ha interpretato la moglie dell’imprenditore, Paola Bechi Luserna.
Il giorno dopo, il 13, ha festeggiato i 34 anni.
(Foto di Piergiorgio Pirrone)
- Intanto, auguri e tanti complimenti! Questo è stato un compleanno particolare, quali sono state le emozioni?
“Sì, in effetti questo compleanno è stato un carico inaspettato di emozioni. L’uscita del film era prevista inizialmente per gennaio prossimo, poi circa due settimane fa siamo venuti a sapere del cambio di programma da parte della Rai e credo non potesse esserci coincidenza migliore per me per un doppio festeggiamento.
Gli ascolti sono stati ottimi, è stata una squadra di lavoro sempre unita e positiva e siamo molto grati e soddisfatti del buon riscontro da parte del pubblico. Che dire? Ce ne fossero di più personaggi come Enrico Piaggio nel mondo.”
- Ci può descrivere come si vede oggi a 34 anni?
“A 34 anni continuo a guardarmi indietro, penso a quella ragazza che 16 anni fa lasciava la Sardegna per avventurarsi nel mondo dello studio e del lavoro con una paura tremenda di non farcela, di rimanere delusa, di inseguire false illusioni e le dico grazie perché la sua tenacia, la sua capacità di accettare le delusioni e accoglierle come strumento di crescita hanno fatto si che oggi io possa godere ed entusiasmarmi ancora ad ogni piccolo traguardo. Tutte le mie esperienze, positive e negative hanno costruito il mio percorso e la persona che sono oggi.”
- E’ partita da Ottana ed è riuscita a intrecciare un cammino ricco di tanti successi, sempre più grandi. E’ stata dura?
“È stata dura, ho passato momenti in cui ho pensato di non essere capace, non essere all’altezza, non essere a fuoco, ma ho avuto tanto affetto e sostegno intorno e persone che hanno creduto in me sempre, spronandomi a provarci fino in fondo per non avere rimpianti.”
- In Sardegna ritorna spesso?
"In Sardegna torno volentieri, ma purtroppo non spesso, o almeno non quanto vorrei:) Ma il mio legame è sempre rimasto forte, la mia famiglia, i miei amici d’infanzia sono lì e ogni occasione per me è buona per trascorrere anche solo un weekend con loro. Adoro le nostre tradizioni, il carnevale del mio paese, la cucina, e l’autunno è il periodo che preferisco di più in assoluto, quei colori e profumi mi rimandano in un attimo alla mia infanzia."
- In “Enrico Piaggio – Un sogno italiano” interpreta la vedova di un eroe di guerra Paola Bechi Luserna (che poi sposerà Piaggio), come si è calata nel personaggio?
"Paola Bechi Luserna è un bellissimo personaggio, una donna forte, all’avanguardia per i suoi tempi, grande sostenitrice del marito Enrico Piaggio in tutte le sue scelte, volte sempre a favore degli altri. Un personaggio sicuramente positivo con una triste storia alle spalle. Rimase vedova di guerra giovanissima, con una figlia di 8 anni e tra l’altro studiando la sua vita scoprii che il primo marito, il Colonnello Bechi Luserna fu brutalmente ucciso in Sardegna a 10 Km da Ottana, il mio paese, nel ‘43. Quest’estate mi sono recata sul luogo dove oggi si trova un monumento eretto in suo onore e devo dire mi ha particolarmente emozionato. Ho trovato pochissime informazioni su di lei nelle ricerche che feci on line, era una donna molto riservata, so che ogni anno per Natale portava dei regali a tutti gli operai della fabbrica Piaggio, che era una tipa sportiva, andava a cavallo, giocava a tennis, guidava la macchina, che per l’epoca non era una cosa così diffusa tra le donne. Per il resto mi sono ispirata semplicemente agli anni 50 quando la figura della donna cominciava a farsi strada verso un’emancipazione sempre più sostenuta ma senza dimenticare il suo importante ruolo nella famiglia."
- Grazie Enrica!
La fiction oltre ad essere stata trasmessa su Rai 1 può essere rivista in replica su Rai play.