Dopo Vasco Rossi, Biagio Antonacci e Laura Pausini, altro ritorno eccellente in Sardegna, dopo più di 10 anni, per un altro big della musica italiana, Eros Ramazzotti. L’artista romano ha acceso la Forte Arena di Pula, davanti a 5.000 persone che hanno cantato, ballato e applaudito i suoi brani più famosi, da “Adesso Tu” a Più bella cosa”, da “Se bastasse una canzone” a “Terra promessa” fino alle canzoni più recenti, tratte dall’ultimo album “Vita ce n’è”, che ha dato pure il nome al tour mondiale che ha portato e porterà Eros in giro per il mondo.

Un concerto un po’ atipico, vista la location e visto che tutti e 5.000 gli spettatori avevano il proprio posto a sedere. Il “Ramazza”, però, ha ben presto scatenato gli animi delle persone, che hanno cominciato ad alzarsi in piedi e ballare, anche dopo gli inviti dello stesso Ramazzotti e della sua band. 

Eros parte con “Vita ce n’è” e va avanti senza fermarsi per le prime quattro canzoni. Poi, dopo aver salutato gli spettatori presenti, ha invitato tutti a non stare fermi e a divertirsi, in una serata umida e molto calda, come ha confermato anche lo stesso cantante dal palco, in un siparietto con l’onnipresente Fiorello. Il concerto scorre tra medley e canzoni eseguite per intero, compresi i duetti con le proprie coriste che hanno fatto le veci di Anastacia in “I belong to you” e Cher in “Più che puoi”. 

Verso metà concerto, Eros introduce un ospite, Beppe Dettori, storico leader dei Tazenda, col quale ha inciso, nel 2007, “Domo mea”: una bella interpretazione di una canzone per metà in sardo (logudorese) e per metà in italiano, dedicata al grande Andrea Parodi, amico di entrambi. 

L’artista ha voglia di mischiarsi col pubblico e non perde occasione per scendere tra la gente, con le prime file occupate, tra gli altri, da personaggi dello spettacolo come lo stesso Fiorello, Carlo Cracco e quella Marika Pellegrinelli, moglie di Eros, con cui sembrava esserci stata una rottura nelle scorse settimane, vista cantare e ballare le canzoni del marito. 

Attorno alla fine del concerto, la voglia della gente di abbracciare il proprio cantante preferito ha fatto sì che si abbandonassero definitivamente tutte le remore dello star seduti e gran parte del pubblico si è precipitato sotto al palco, con Eros a chiamare a gran voce la propria gente. E lì è stato un susseguirsi di emozioni con le hit del presente e del passato come “Musica è”, “Siamo” (ultimo singolo in ordine di tempo), “Per me e per sempre” e “Più bella cosa”, cantata quasi come un inno, brano che chiude praticamente sempre il concerto di Eros Ramazzotti.