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Saranno terminate giovedì 25 giugno 2020 le analisi tossicologiche su alcune larve prelevate dal corpo della povera donna 50enne, Speranza Ponti, originaria di Uri, scomparsa a dicembre e ritrovata poi il 31 gennaio ormai esanime, nei pressi di Monte Carru, ad Alghero. Sarà l'Unità operativa di Tossicologia dell'azienda ospedaliera universitaria di Pisa a concludere gli esami, disposti dal pm Beatrice Giovannetti, che ha provveduto ad informare i parenti della vittima.
In carcere, con la pesante accusa di omicidio colposo, occultamento di cadavere e furto ed uso improprio di bancomat, c’è l’ex fidanzato della vittima, Massimiliano Farci, 53enne, originario di Assemini, (nella foto in alto, nel riquadro), difeso dal suo legale Daniele Solinas. Farci, aveva raccontato ai Carabinieri che Speranza si era uccisa (lui stesso raccontò agli inquirenti di averla trovata senza vita in casa) e aveva poi portato il corpo in un luogo che lei stessa aveva espresso in passato. Racconto e versione che, a detta dei militari dell’Arma, non troverebbe però riscontro. Intanto i familiari della povera donna attendono ancora di darle degna sepoltura.
Tanti, troppi dubbi
Sulla morte della 50enne Speranza Ponti ci sono chiaramente tanti dubbi e incongruenze, sui quali gli investigatori siamo certi daranno le risposte. Dal profilo Facebook della donna (tuttora visibile), emerge un particolare che non è sfuggito all’attenzione di tanti cittadini algheresi. Infatti, il 9 dicembre 2019 la donna pubblicava questo post:
“Eccoci, finalmente!” geolocalizzando la loro posizione su “Barcellona”.
Ma chi ha scritto questo post? Massimiliano Farci, accusato di omicidio doloso, occultamento di cadavere, furto e utilizzo indebito di carta bancomat, nel corso del lungo interrogatorio ha detto, come riferito dal Procuratore, che la fidanzata si è suicidata il 6 gennaio e che lui ne aveva occultato il cadavere.
Ovviamente, pare facilmente deducibile che non sia stata lei a pubblicare quel post. Massimiliano Farci, 53 anni, detenuto semilibero, si trova ora rinchiuso nel carcere di Bancali, in stato di fermo. I due lavoravano in una pizzeria di via XX settembre ad Alghero e la scomparsa della donna era stata denunciata a metà dicembre.