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L'Arma, che contribuisce al dispositivo di sicurezza dell'area portuale, questa mattina partecipa ad un momento di dimostrazione delle capacità delle varie unità specializzate; in particolare, all'iniziativa organizzata dall'Autorità Portuale di Cagliari, al molo Sabaudo, ha partecipato il team artificieri (composto da unità antisabotaggio del Comando Provinciale e unità cinofile della Compagnia di Cagliari) che ha simulato il rinvenimento di valigie sospette in quanto abbandonate sulla banchina; trattasi peraltro di procedure che il team é già normalmente chiamato ad attuare nei servizi di controllo del territorio all'atto di un qualsiasi rinvenimento ritenuto sospetto/pericoloso (come da ultimo ieri alla Rinascente di Cagliari).
Nella fattispecie, dopo un primo controllo da parte delle unità cinofile, sono intervenuti gli artificieri che, utilizzando il robot "Alvis", provvedevano, mediante L'utilizzo di un cannone ad acqua, a disarticolare i componenti del possibile ordigno, bonificando e mettendo in sicurezza l'area.
Dall’AdSP del Mare di Sardegna nuove buone pratiche di gestione della Security Portuale
Oggi, al porto di Cagliari, una dimostrazione con unità cinofile e antisabotaggio
Procedure di controllo su mezzi e persone ancora più efficaci e veloci. Una più ampia rete di coordinamento tra istituzioni e forze dell’ordine nella gestione della security.
Sarà un vero e proprio laboratorio sull’antiterrorismo quello che, da oggi, con un primo esperimento a Cagliari, prende il via negli scali di competenza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna.
Questa mattina, nell’ambito del Programma Nazionale di Sicurezza Marittima, la sezione Security dell’AdSP del Mare di Sardegna, sotto il coordinamento del Segretario Generale Natale Ditel, ha organizzato la prima dimostrazione per la ricerca di esplosivi, che ha visto operare insieme Unità Cinofile Antiesplosivo della Questura di Oristano e dei Carabinieri - Compagnia di Cagliari, il Nucleo Antisabotaggio della Questura di Cagliari e dei Carabinieri, la Capitaneria di Porto, la Guardia di Finanza e, non ultima, la prima società cinofila civile italiana ad operare in uno scalo marittimo. Il tutto alla presenza, in qualità di osservatori, dei rappresentanti di Marina Militare, Croce Rossa, esperti di security e società di vigilanza privata operanti in porto.
Un’iniziativa, questa, che segna un salto di qualità nel percorso di adozione di nuove buone pratiche nella gestione della Security portuale per la quale, grazie ad una serie di test approfonditi che seguiranno a quello effettuato oggi al porto di Cagliari, si potrà in futuro pianificare un possibile affiancamento dei cani nelle ispezioni ordinarie di bagagli e veicoli in fase di imbarco.
Nutrito e suggestivo il programma della mattinata. Primo appuntamento, quello al terminal crociere del Molo Ichnusa con la dimostrazione dell’Unità Cinofila Antiesplosivo della Questura di Oristano. Una simulazione di ricerca di possibili ordigni all’interno di un edificio pubblico di grandi dimensioni e successiva “gestione del ritrovamento”, in un’area isolata, con disinnesco effettuato del Nucleo Antisabotaggio della Questura di Cagliari.
La seconda parte dell’esercitazione ha interessato, invece, la zona degli imbarchi del Porto Storico, all’ingresso della quale è stato simulato un controllo su bagagli da parte dell’Unità Cinofila dei Carabinieri, con successiva neutralizzazione da parte del Nucleo Antisabotaggio dell’Arma supportato dal robot artificiere. Spazio anche ai cani antidroga della Guardia di Finanza, presenza costante negli scali portuali sardi per la lotta al traffico di stupefacenti e al contrabbando. Novità, la dimostrazione dei cinofili civili della società X-Plore, che hanno testato i cani nel rinvenimento di esplosivi su bagagli e mezzi.
“Sono molto soddisfatto della riuscita dell’iniziativa promossa dal nostro Ente, che ha visto una forte sinergia tra Istituzioni, Forze dell’Ordine, Capitaneria di Porto, Marina Militare, Croce Rossa e soggetti privati che operano nell’ambito della Security – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Quella odierna, più che una semplice esercitazione, è un vero e proprio laboratorio per il miglioramento del servizio di Security portuale. Un sistema che, una volta portato a regime, potrà diventare un modello anche per altre AdSP italiane”.