Gli antimilitaristi sardi tornano in piazza per protestare contro le numerose esercitazioni militari che si susseguono nei diversi poligoni e basi militari dell'Isola, dove migliaia di militari Nato e alleati si esercitano come ogni anno in guerre simulate.

I manifestanti hanno scelto la data del 12 maggio, giorno clou della Noble Jump 2023, che si tiene a Capo Teulada. L'appuntamento è fissato a Cagliari, per le 19, in piazza Marghinotti, non lontano dal comando militare dell'Esercito in Sardegna.

"La Nato mostra i muscoli sulla nostra terra con Mare Aperto, Noble Jump, Joint Stars e 6000 soldati - si legge nel volantino di Sardinnia Aresti-Controlebasi che anticipa il presidio -. Strade bloccate per far passare i carri armati. Il porto pieno di navi militari. Una guerra in corso: il 12 maggio la Nato proverà tutte le sue armi sulla nostra terra per dimostrare la sua forza. Noi non ci stiamo", scrivono ribadendo anche la mobilitazione in programma per il 2 giugno "contro l'occupazione militare della Sardegna".

"La Sardegna è in guerra non perché vi è entrata, ma perché è la guerra che è entrata in Sardegna - incalza in una nota Bustianu Cumpostu, leader degli indipendentisti di Sardigna Natzione Indipendentzia -. La guerra tra imperialismi, di quelli che invadono e annettono territori altrui, ha invaso la terra del popolo sardo con navi da guerra, aerei, elicotteri, carri armati e con tutto ciò che di più distruttivo si può trovare tra gli armamenti militari. Essere teatro di guerra non è più tollerabile, è incompatibile con la nostra salute, la nostra economia, la nostra autostima, con il diritto di sovranità e con il dovere generazionale di tutelare la nostra terra per passarla vivibile alle generazioni future".