Torna sulle strade la rabbia dei lavoratori del tessile del Nuorese, che questa mattina hanno di nuovo bloccato la Statale 131 Dcn, questa volta all'altezza del bivio di Ottana, mettendo in atto il terzo blocco stradale dopo quello di Siniscola del 13 marzo e di Borore una settimana fa.

Più di 200 lavoratori (la vertenza riguarda 1500 persone nella provincia di Nuoro) hanno interrotto il traffico nei due sensi di marcia, creando due chilometri di coda in entrambe le direzioni. I lavoratori protestano contro la perdita degli ammortizzatori sociali, unico sussidio rimasto dopo la perdita del lavoro.

"I disagi agli automobilisti oggi sono stati notevoli anche perché il traffico era intenso - ha detto Katy Contini segretaria di categoria dei chimici della Cisl - ma nonostante tutto la Regione continua a essere sorda alle nostre proteste. Quello di oggi è l'ultimo blocco stradale che mettiamo in atto, tra poco ci riuniremo nel comune di Ottana e decideremo il da farsi: se non ci saranno risposte da parte della Regione entro Pasqua, non escludiamo un inasprimento della protesta anche mettendo a ferro e a fuoco le nostre città".

"La risposta ce la deve dare il presidente Pigliaru e la sua Giunta - ha affermato Jose Mattana responsabile regionale della Cgil per il settore tessile -. In attesa di un piano straordinario per il lavoro questi lavoratori devono trovare sostentamento anche attraverso il riutilizzo negli enti pubblici, ma i soldi vanno trovati. Gli imprenditori privati ormai dalle nostre parti sono in ginocchio".

I lavoratori del tessile erano stati a Nuoro domenica scorsa in occasione della visita della Presidente della Camera Laura Boldrini a cui hanno illustrato la loro situazione, ricevendo la promessa di portare la vertenza a Roma.