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La tragedia di Tiana sconvolge e addolora: per l’impeto con cui il destino si avventa sul corso degli eventi, spegnendo sogni e vite, e per la qualità delle persone travolte in questo infausto giorno di lutto e di novembre.
Stamattina un boato improvviso come l’esplosione che lo ha generato ha posto fine all’esistenza di due persone amate e apprezzate da tutti.
Un uomo e una donna sepolti dalle macerie di una casa che avrebbe dovuto proteggere il loro futuro, i loro progetti, l’amore che li univa.
Marilena Ibba era una persona gentile, dedita al prossimo e attiva su tanti fronti: dall’impegno nel sociale alla promozione di iniziative culturali e umanitarie.
Lei e il suo compagno di vita Guglielmo erano componenti del Coro Sant’Elena di Tiana e soltanto sabato sera, al Teatro Garau di Oristano hanno intonato, insieme agli amici partecipi della stessa passione, il loro ultimo canto.
Ero lì, dietro le quinte e poi su quel palco, avvertivo la gioia e l’emozione di quel sodalizio che così tanto amavano e che nutrivano col loro entusiasmo, con lo stesso spirito di condivisione.
In tanti conoscevano Marilena e Guglielmo: Tiana e i centri del territorio non sono soltanto paesi vicini, ma luoghi abitati da persone che ‘comunicano’ e si frequentano, che stringono rapporti e familiarità che da sempre accorciano distanze.
I genitori di Marilena in queste ore lottano per superare un momento difficile e Alessio, figlio e frutto di un amore così grande e sfortunato, è stretto in un immenso dolore.
A lui l’abbraccio più forte e sincero.