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In Italia non c’è paese o città che non abbia innalzato monumenti a ricordo dei caduti durante i due conflitti mondiali. Il sacrificio di tanti uomini, che, senza avere la possibilità di scegliere, lasciavano la propria famiglia, la casa, il paese, oggi viene ricordato solamente in qualche sporadica celebrazione.
In troppi non fecero ritorno nelle terre che tristemente abbandonarono, a tanti furono strappati i sogni e la giovinezza. Molte donne e bambini non videro più i propri figli, mariti e padri, varcare l’uscio di casa. Dietro ad ognuno dei loro nomi si cela una triste storia che andrebbe difesa, conservata e raccontata a memoria e insegnamento per le generazioni future.
Esterzili, piccolo paese della Barbagia di Seulo, ha dato i natali il 14 novembre 1906 al Maresciallo Maggiore dei Carabinieri Giovanni Cabriolu Puddu, un eroe, un padre, un partigiano, un uomo fedele alla sua patria; un uomo di raro coraggio che si contraddistinse per la tenacia e la determinazione con cui difese e cercò di proteggere la popolazione in cui operava.
Un giovane carabiniere che non si preoccupò dei rischi a cui andava incontro nell’opporsi al regime nazi-fascista, dal quale venne prima arrestato e poi, dopo essere stato costretto ai lavori forzati nel campo di concentramento di Dachau, barbaramente ucciso nel marzo 1945.
Negli anni verrà ricordato, da chi ebbe la fortuna di conoscerlo, per l'umanità mantenuta fino agli ultimi istanti, persino negli ambienti totalmente disumani dei lager: "Era una delle poche persone che non fossero degenerate in quelle condizioni. Dalle sue labbra non uscì mai, in nessun momento, neanche una maledizione..." , per la "protezione avuta, senza nulla chiedere".
L'Amministrazione Comunale di Esterzili lo scorso 11 luglio in collaborazione con la Pro loco, alla presenza dei due unici figli ancora in vita del Maresciallo, dell’Arma dei Carabinieri in uniforme storica, dell’intera popolazione esterzilese e di alcuni sindaci sardi, con una solenne commemorazione ha reso omaggio all’uomo che tanto fece per amore della propria patria. Una manifestazione curata nei minimi dettagli, fortemente voluta sia dal sindaco Gianna Melis che dalla famiglia che mai ha dimenticato le proprie origini e l’amore del padre verso la terra natia.
La manifestazione ha avuto inizio con un convegno a cui, dopo i saluti del sindaco, si sono succedute le testimonianze dei diversi relatori. Il momento più toccante è stato quando la primogenita Maria Pia ha parlato di Cabriolu Puddu padre, ricordandolo come un uomo dolce, affettuoso, premuroso nei confronti della famiglia, indicandolo “come vero e deciso portatore di valori personali sociali”.
Altrettanto commovente è stato l’intervento dell’attuale maresciallo della Caserma dei Carabinieri di Esterzili che ha letto uno stralcio del documento scritto dall’arciprete di Bassano, l’Abate Angelo Dalla Paola, il 10 luglio 1945 alla notizia della scomparsa del maresciallo: “ […] nei vari incontri il sottoscritto ha avuto modo di accertarsi nella forma più assoluta di essere di fronte ad un vero italiano che sentiva profondamente l’amore alla sua patria così come sentiva l’amore alla sua famiglia. […]”, ancora: “[…] sento con grande dispiacere che è morto in Germania in seguito a sevizie. Scompare con lui una grande figura di patriota, di soldato, di italiano. Penso con profondo dolore alla vedova, ai tre figlioletti che non hanno nella loro giovane e tenera età né marito né padre. Voglio sperare e ne sono certo che l’Arma dei Carabinieri e la Patria non dimenticheranno questo eroe che per la Patria ha sacrificato tutto fino alla vita nella visione di chi avrebbe pensato ai