PHOTO
“La Regione ha dimostrato concretamente il suo impegno per il riavvio produttivo dell’azienda pensando alla salvaguardia dell’occupazione, alla tutela del territorio e della salute per i cittadini e al rilancio del polo dell’alluminio”.
A rimarcarlo sono stati gli assessori regionali del Lavoro, Alessandra Zedda, e dell’Industria, Anita Pili, intervenuti ieri sera, insieme agli assessori della Sanità, Mario Nieddu, e della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, all’iniziativa organizzata da Eurallumina e dalla rappresentanza sindacale dell’azienda, nel salone della Fabbrica del Cinema di Carbonia, per illustrare le prospettive di rilancio economico e dell’occupazione dell’azienda.
“Il primo passo di questo percorso virtuoso verrà fatto domani a Roma dove formalizzeremo l’inizio della procedura per l’immediata reintegrazione di tutti i lavoratori di Eurallumina, attraverso gli strumenti contenuti nel programma ‘TVB’ (tirocini, voucher, bonus)”, ha aggiunto la Zedda.
A suo modo di vedere “È stata una vertenza difficile che perdurava da tanti anni, a scapito non solo dei lavoratori e delle loro famiglie, ma di tutto l’indotto economico e sociale del territorio. Grazie all’impegno preso dal Presidente Solinas e da tutta la Giunta, si apre adesso una nuova fase industriale che punta al rilancio produttivo dello stabilimento di Portovesme e getta le basi per un nuovo polo di enorme importanza, capace di attrarre investimenti e di ridare lavoro a centinaia di persone”.
“La positiva conclusione dell'istruttoria sanitaria e ambientale per lo stabilimento Eurallumina da parte della Regione – ha ribadito la Pili – è stata decisiva per la salvaguardia dei posti di lavoro e per il via libera ad investimenti per 200 milioni di euro”, ha invece sottolineato l’assessore Lampis. L’assessore Pili ha voluto evidenziare come “sia necessario pensare a modelli alternativi di sviluppo e a basso impatto ambientale, in un’ottica di potenziamento delle ‘energie green’. Stiamo facendo la nostra parte e vogliamo che l’Isola diventi un esempio virtuoso”, ha concluso Anita Pili.
Nieddu ha, invece, parlato delle “compatibilità delle iniziative produttive con il diritto alla salute e la tutela dei cittadini” e la necessità di “dare risposte e tempi certi alle aziende che vogliono rilanciare gli investimenti, ma anche rendere attuali le procedure di controllo e vigilanza sull’ambiente e sulla salute”.