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I meno presenti a Strasburgo e Bruxelles ma anche i più attivi sul fronte delle iniziative: sono questi gli eurodeputati italiani, secondo la prima classifica diffusa in vista delle europee di giugno che fa le pulci ai rappresentanti dei cittadini in Europa, gli unici eletti tramite consultazioni popolari e quindi i più soggetti anche alle verifiche sulla 'casta'.
Ad eleggere gli italiani tra i più assenteisti dell'eurocamera è Mepranking.eu, organizzazione indipendente che ogni anno aggrega i dati diffusi dal Parlamento europeo per dare un'idea ai cittadini di come si muovono i loro rappresentanti.
Scorrendo i dati si scopre che l'Italia è al 23/o posto sui 28 Stati membri quanto a presenza dei suoi eletti all'Eurocamera: più assenteisti solo Ungheria, Gran Bretagna, Cipro, Malta e Lituania. I più presenti invece gli austriaci, gli slovacchi e gli estoni.
Tra gli italiani, quelli che meno si sono visti nelle aule del Parlamento europeo sono il popolare dell'Udc Gino Trematerra, che ha partecipato solo al 38% delle sessioni, e Francesca Barracciu, la renziana che si è dovuta ritirare dalla corsa a presidente della Regione Sardegna perché indagata per lo scandalo dei fondi ai gruppi del Consiglio regionale. La Barracciu si è vista al Parlamento Ue solo al 41% delle sessioni.
Anche Clemente Mastella e Ciriaco De Mita si distinguono per assenze, avendo firmato solo il 54% e il 51% delle volte. I più presenti invece sono il liberale Andrea Zanoni, primo della classe anche tra tutti i suoi colleghi europei del suo gruppo (Alde), e il popolare Francesco Silvestris, entrambi con un livello di partecipazione del 98%. Fabrizio Bertot, popolare, è terzo con il 97% di presenze.
Diversa però la prospettiva se invece si guarda all'attività degli europarlamentari italiani: sono sempre tra i primi tre posti per numero di interrogazioni, di rapporti, per i discorsi, le dichiarazioni e per le mozioni. In assoluto la più attiva è Mara Bizzotto della Lega Nord, seguita a stretto giro da Sergio Silvestris e Roberta Angelilli entrambi eletti nelle fila del Popolo delle libertà. Sui rapporti compilati spicca incontrastata Barbara Matera, sempre Ppe, con 54 (tutti gli altri ne hanno preparati meno di 15).