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Iglesias: c’è ancora tanta attrezzatura medica, ancora ausili, carrozzine e pallet con raccoglitori, cartelle, documentazione contabile di quello che un tempo era uno degli ospedali fiore all’occhiello della sanità pediatrica in Sardegna. Tutto a disposizione di chiunque, ovvero, quei grandi edifici con i vari reparti, sono accessibili non solo ai curiosi di turno, ma anche ai malintenzionati.
L'Ospedale Fratelli Crobu (ex ospedale pediatrico), immerso nelle campagne di Canonica a poca distanza dal lago Corsi, (come riporta fedelmente il portale Qsalute.it), nacque nell'ottobre del 1948 con lo scopo di garantire assistenza pediatrica antitubercolare. La struttura è intitolata ai fratelli Mario e Massimiliano Crobu, morti durante la prima guerra mondiale e legati da personali vincoli affettivi alla famiglia Rodriguez, donatrice dei terreni sui quali sorge il Presidio Ospedaliero di valenza regionale.
Attualmente è in totale stato di abbandono e degrado: l'ospedale accoglieva un Centro trasfusionale ed i reparti di Pneumologia e di Neuropsichiatria infantile, in capo all’Asl 7 di Carbonia-Iglesias: l’enorme compendio rientra nelle proprietà immobiliari dell'Ats, quindi della Regione, valutato in circa 8 milioni e mezzo di euro di patrimonio inutilizzato.
Il fratelli Crobu di Iglesias è “figlio” della razionalizzazione sanitaria attuata anche nell’Isola e che ora (paradossalmente in piena pandemia da Covid), è un pesante fardello da sopportare a denti stretti soprattutto per la mancanza di posti letto e reparti per i pazienti positivi e in Terapia Intensiva.
Alcune delle immagini video e le immagini, girate qualche settimana fa, mostrano palesemente lo stato dei luoghi: allo stato attuale, oltre alla notevole mole di documentazione cartacea con dati sensibili, preoccupa il fatto che chiunque possa accedervi agevolmente, non solo appassionati di urbex (esplorazioni nei luoghi storici abbandonati), ma anche chi potrebbe mettere in atto azioni di puro vandalismo e non solo.
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