Ancora un sopralluogo dei Ris all'interno dell'abitazione di Paolo Fonsatti, l'ex sottufficiale di 73enne ucciso a coltellate nella sua casa nella borgata S'Ungroni ad Arborea. Il lavoro degli specialisti dell'Arma ha preso una precisa direzione dopo il fermo con l'accusa di omicidio volontario del nipote della vittima, Giancarlo Fonsatti, 55 anni, attualmente piantonato all'ospedale Marino di Cagliari dove è stato operato alla mano per una ferita da taglio che gli ha procurato una lesione al tendine. 

I Ris, che stanno ultimando i rilievi in tutta la casa, sono alla ricerca dell'arma del delitto, probabilmente un grosso coltello da cucina. Perlustrazioni anche nell'area esterna all'abitazione. Questa mattina, intanto, il dottor Roberto Demontis ha ricevuto l'incarico per eseguire l'autopsia probabilmente già in giornata. Gli accertamenti medico legali serviranno per stabilire con precisione che tipo di arma da taglio sia stata utilizzata per uccidere l'ex militare. Il 73enne, secondo un primo esame esterno del corpo, è stato stato raggiunto da sette coltellate, fra cui quella mortale al petto. 

Il decesso dovrebbe essere avvenuto tra le 12 e le 13 di mercoledì scorso. A mezzogiorno, infatti, l'uomo aveva risposto a una telefonata, mentre poco dopo il suo telefono aveva squillato a vuoto. I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Oristano continuano a lavorare anche sul movente. Dalla casa, nonostante le ante di alcuni mobili e i cassetti aperti, non sarebbe stato prelevato nulla. 

Diverse testimonianze assicurerebbero però che il nipote era solito chiedere allo zio e agli altri parenti somme di denaro e generi di prima necessità. È quindi possibile che mercoledì abbia avuto una discussione con la vittima, poi degenerata. Sarà comunque l'indagato, se accetterà di rispondere, a fornire la sua versione dei fatti nell'udienza di convalida del fermo che si terrà entro lunedì prossimo.