Un momento collettivo e partecipato di confronto sulla rappresentazione e, in particolare, sul modello di sviluppo che la Sardegna intende portare all’Expò di Milano.

Si è svolta oggi al Terminal Crociere del porto di Cagliari una tappa fondamentale nel percorso di avvicinamento e preparazione dell’Isola all’esposizione universale che si terrà dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 (140 Paesi accreditati, 20 milioni i visitatori attesi e un miliardo quelli virtuali).

Il seminario ‘La Sardegna all’EXPO 2015: una grande opportunità internazionale’ è stata la prima grande occasione, promossa dall’agenzia regionale Sardegna Promozione (soggetto attuatore di progettazione, realizzazione e gestione degli spazi della Regione all’Expò), in collaborazione con il commissario generale di sezione per il Padiglione Italia, per definire e condividere operativamente forme e contenuti della partecipazione sarda.

L’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Luigi Crisponi ha aperto i lavori del seminario: “L’appuntamento – ha spiegato - pone le basi per definire in maniera unitaria attraverso quali aspetti identitari e, nel contempo, innovativi, nell’ambito dei temi generali della piattaforma globale dell’Expò (‘nutrire la terra, energia per la vita’), l’Isola debba essere rappresentata. L’orientamento è quello di puntare sull’integrazione di temi innovativi, quali green economy, chimica verde, qualità di vita, turismo sostenibile e di qualità, e di elementi legati alla tradizione ma sempre attuali, ossia tutto ciò che riguarda le buone produzioni agroalimentari e artigianali”. Dopo l’assessore Crisponi è stato il turno del direttore di Sardegna Promozione, Mariano Mariani: “L’evento sarà occasione unica di mostrarsi al mondo  - ha affermato – non solo nell’arco dei sei mesi di durata dell’esposizione, ma anche per  l’indotto che l’immensa vetrina universale genererà una volta terminata. Perciò la Sardegna intende rappresentarsi al meglio, secondo i paradigmi dell’identità e dell’innovazione, con tre obiettivi principali: attrarre flussi di visitatori in un bacino di pubblico stimato in 20 milioni di presenze; incrementare esportazioni di eccellenze produttive di aziende agroalimentari, artigianali, turistiche e del terziario avanzato; e, infine, ma non ultimo come importanza, proporsi come polo d’attrazione per investimenti funzionali al nuovo modello di sviluppo sostenibile individuato dall’attuale Giunta regionale”.

Dopo i rappresentanti istituzionali, nella seconda parte del seminario (‘Progettazione della mostra dei territori di Padiglione Italia’), si sono susseguite le relazioni di Cesare Vaciago e Alberto Mina, rispettivamente, direttore generale e direttore Rapporti istituzionali del Padiglione Italia, di Francesco Maietta, della Fondazione Censis, e di Aldo Bonomi, direttore del consorzio Aaster. A seguire la sezione ‘La parola ai territori’ con il coinvolgimento dei principali soggetti istituzionali interessati all’evento (agenzie governative, Università di Cagliari e Sassari, Unioncamere, sistema camerale, Anci, confederazioni di categoria, consorzi di tutela del comparto agroalimentare, società di gestione aeroportuale e istituti finanziari), per una condivisione operativa delle linee guida di partecipazione della Sardegna all’Expò di Milano.