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Servizio più capillare per i malati cronici e risparmio per le casse della Regione: d'ora in poi i cittadini sardi potranno ritirare nelle farmacie territoriali vicine alle proprie abitazioni, 580 in tutta la Sardegna, medicinali molto importanti per la cura di malattie croniche, pagandole a prezzi contenuti, invece che essere costretti a ritirarle in orari definiti nelle farmacie ospedaliere o pagarle a prezzo pieno in farmacia.
Acquistati dal Servizio Sanitario Regionale (SSR) a prezzi particolarmente contenuti, i medicinali inseriti nel Prontuario della Continuità Ospedale-Territorio (PHT) saranno distribuiti in nome e per conto (DPC, Distribuzione per conto) del SSR: i medicinali PHT sono quelli prescritti da specialisti ospedalieri (nel corso di un ricovero o di una visita ambulatoriale) che devono continuare a essere utilizzati dagli assistiti in base a piani di cura personalizzati che si prolungano nel tempo (dal cancro alle cure psichiatriche). I medicinali sono acquistati dalla ASL 1 di Sassari, capofila per la gara di acquisizione, in Unione d’acquisto tra le Aziende Sanitarie della Regione.
Il rinnovo dell'accordo tra la Regione e Federfarma è stato approvato dalla Giunta Regionale a fine anno e conferma altre forme di collaborazione con le farmacie convenzionate, già avviate negli anni precedenti, riconoscendo alle stesse il ruolo informativo nelle campagne di prevenzione, per esempio il supporto per lo screening del colon retto. "Con questo accordo raggiungiamo tre obiettivi strategici cioè semplificare, includere nuovi farmaci e ridurre la spesa complessiva - dice l'assessore della Sanità Luigi Arru - Non solo: nelle prossime settimane attiveremo i cip delle tessere sanitarie in modo che ognuno potrà per esempio scegliere il medico senza fare file o doversi spostare, e un importante tassello sarà la ricetta dematerializzata che sostituirà completamente quella rossa cartacea".
Altro importante vantaggio della collaborazione è il contenimento della spesa sanitaria, anche alla luce del quadro normativo nazionale di settore e delle disposizioni di Spending Rewiew che hanno fissato un tetto di spesa a carico del SSN per l'assistenza farmaceutica territoriale fissandolo all' 11,35% del Fondo Sanitario Nazionale (FSN). "Il potenziamento della DPC ha abbattuto la spesa in Sardegna di 17 milioni di euro nel 2013 e di 10 milioni nel primo semestre 2014, assicurando allo stesso tempo un servizio capillare a beneficio del cittadino", ha sottolineato il presidente di Federfarma Sardegna Giorgio Congiu.
Nel rinnovo dell’Accordo del 29 dicembre sono stati inseriti nuovi elementi:
- Riduzione da 4 a 3 delle fasce di prezzo con contestuale riduzione del costo del servizio di distribuzione per confezione: l'importo minimo di 5 euro è stato esteso ai farmaci con prezzo al pubblico fino a 50 euro, mentre in precedenza riguardava i farmaci fino a 30 euro, con un risparmio previsto per gli utenti nel 2015 di 400mila euro.
- Inclusione di nuovi farmaci, attualmente dispensati in convenzione, e dei nuovi anticoagulanti orali (NAO) fino a oggi forniti direttamente dai Servizi farmaceutici delle Aziende sanitarie: nel 2015 ne saranno distribuite 1 milione e 400mila confezioni.