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“Voglio evidenziare una situazione di estremo disagio in campo sanitario e che in questo momento tocca da vicino i pazienti della provincia di Oristano affetti da sclerosi multipla. Ho più volte rappresentato diverse problematiche, tutte degne di attenzione e sensibilità̀ da parte delle istituzioni, ma questa volta sono davvero colpito nell’apprendere la situazione in cui versano i malati di sclerosi multipla del territorio, che vivono una vera e propria odissea per avere accesso a terapie farmacologiche necessarie, fondamentali per una qualità̀ di vita dignitosa”.
Sono queste le parole del consigliere regionale Emanuele Cera che in una lettera inviata all’Assessore alla Sanità Mario Nieddu e al Commissario straordinario Massimo Temussi porta all’attenzione le problematiche che riguardano la consegna dei farmici ai pazienti affetti da sclerosi multipla.
“Tutti sappiamo fin troppo bene quanto la pandemia tutt’ora in corso, abbia messo alla prova le persone e il sistema sanitario, ma risulta incettabile la situazione rappresentata da questa fascia di pazienti deboli che per avere le medicine indispensabili per affrontare la loro malattia, sono costretti a diventare pendolari e recarsi a Cagliari o affrontare, per le terapie disponibili, code infinite presso la farmacia dell’Ospedale San Martino di Oristano. A quanto sembra, alcuni farmaci non sono disponibili presso la farmacia dell’Ospedale oristanese e pertanto questo costringe i pazienti, o loro delegati nei casi di impedimenti dovuti alla patologia, a recarsi a Cagliari per il ritiro”.
“Viene da chiedersi - spiega Cera - la motivazione di questa indisponibilità̀ nel capoluogo oristanese, e dato l’alto numero di pazienti affetti da questa patologia, sembra incredibile far vivere loro un calvario segnato da trasferte e file infinite. Stiamo parlando di pazienti fragili, segnati da una malattia che in assenza di adeguata terapia farmacologica, condanna a limitazioni enormi nella vita quotidiana consistenti in dolori importanti e invalidanti. Ho ribadito più̀ e più̀ volte nelle mie comunicazioni, lettere morte, l’incredulità̀ del venir meno del sacrosanto diritto alla salute in generale, ma nella situazione che stiamo vivendo, pur comprendendo tutte le difficoltà contingenti, abbiamo il sacrosanto dovere di assumere celermente le necessarie decisioni e dare riscontro ai cittadini che chiedono aiuto e si rivolgono al sistema sanitario locale per trovare risposte concrete, i quali, nell’angoscia della situazione personale, non possono e non vogliono certo comprendere le difficoltà tecniche e burocratiche”.
“Personalmente mi sono adoperato più volte con gli strumenti a mia disposizione, per dare un contributo e dare voce alle persone in situazione delicate di malattia e difficoltà. Ritengo fondamentale attivarsi in ogni modo possibile, con tutta la necessaria autorevolezza, per trovare soluzioni adeguate, con il potenziamento del personale della farmacia del presidio ospedaliero oristanese, oppure mediante l’attivazione della distribuzione dei farmaci attraverso le farmacie sul territorio”.
“Considerata l’elevata incidenza di questa patologia nella regione Sardegna, la più̀ alta in Italia, in cui la Provincia di Oristano purtroppo primeggia essendo la più colpita, e le inaccettabili problematiche rappresentate” l’onorevole Cera chiede a Nieddu e Temussi “di trovare una pronta e ragionevole soluzione”.