“Non permetteremo che le coste della Sardegna vengano sfregiate da nuove colate di cemento. Bisognerebbe valorizzare il patrimonio esistente, non dare la possibilità di deturpare le nostre coste. In questi anni di presa di coscienza e grande preoccupazione per l’inquinamento ambientale, tuttavia, c’è chi va controcorrente”. 

Con queste parole, i Consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle, Desirè Manca, Roberto Li Gioi, Alessandro Solinas e Michele Ciusa hanno detto no alla proposta di legge “Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio esistente’ nasconde al suo interno interventi di incremento volumetrico”.

Atto presentato in consiglio regionale dal gruppo Udc Cambiamo, e che vede primo firmatario Antonello Peru, oltre agli altri consiglieri Oppi, Moro, Sechi e Gallus, che ha proposto delle modifiche all’articolo 30 della legge regionale numero 8 del 2015 in materia di interventi di incremento volumetrico del patrimonio esistente”.

“Come spiegato dai proponenti, la proposta di legge punta a migliorare e adeguare –  ribadiscono gli esponenti pentastellati – il patrimonio esistente ‘Adeguandolo, anche attraverso incrementi volumetrici e di demolizione e ricostruzione, alle mutate esigenze sociali e imprenditoriali’. 

“È facile immaginare – queste ancora le loro parole – le disastrose conseguenze che un tale provvedimento porterebbe con sé, prima tra tutte la rincorsa all’ampliamento. Quanti edifici costieri avrebbero necessità di adeguarsi alle mutate esigenze sociali o imprenditoriali?”

“A beneficiare di un tale scempio – concludono – sarebbero soltanto i costruttori e i nuovi cementificatori, che in nome del profitto e sotto il cappello del miglioramento dell’esistente preparano l’ennesimo attacco ai litorali sardi. Per noi del M5s l’esigenza di tutelare il paesaggio prevale sugli interessi degli imprenditori e dell’industria turistica, per questo siamo pronti a dare battaglia ovunque sia necessario”.