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Firmerò la petizione proposta dalla associazione di Via Manno, Garibaldi e vie adiacenti, perché dopo le chiusure imposte dal coronavirus, i commercianti hanno bisogno di confrontarsi in un mercato sano, cercando di creare un utile aziendale, per tentare di riprendersi da questo epocale disastro economico”.
Questo il pensiero di Alessandro Sorgia, assessore alle Attività Produttive del Comune di Cagliari che, in un momento particolarmente delicato per tutti i commercianti, dopo il Coronavirus e con la spietata concorrenza del commercio online e della grande distribuzione, ha prestato ancora più attenzione alle esigenze degli esercenti della città.
“Le liberalizzazioni sfrenate porterebbero alla cultura del relativismo è alla stessa patologia che spinge una persona ad approfittare di un’altra e a trattarla come un mero oggetto, obbligandola a lavori forzati, o riducendola in schiavitù a causa di un debito. Il piccolo negozio di vicinato vive un momento di grande precarietà e necessità di monetizzare il magazzino, ma non è consegnando il mercato al liberismo sfrenato che si risolveranno i problemi, così facendo consegneremo i piccoli imprenditori nelle mani dei grandi gruppi finanziari, che li annienteranno. In alternativa alla liberalizzazione delle vendite promozionali, stiamo valutando di sollecitare un confronto tra le associazioni di categoria, i CCN, i consorzi, le associazioni di strada, cercando di coinvolgere e sentire quanti più imprenditori cittadini, con il fine di proporre una azione forte di marketing congiunta, finalizzata alla fidelizzazione della clientela che permetterebbe agli acquirenti di poter avere una importante convenienza nell’acquistare nel negozio di vicinato e ai commercianti di accrescere il flusso della clientela. Per ottenere questo risultato, e per dare immediate risposte al piccolo commercio cittadino, abbiamo preso contatto con aziende specializzate nel settore e cercheremo di trovare le risorse economiche da investire in questo progetto. Sarà in oltre mia premura prendere prontamente contatto con le istituzioni Regionali e le parti sociali, per proporre la modifica urgentissima della legge regionale n. 5, legge ormai obsoleta che va interamente riscritta, perché non tutela più il piccolo commercio”. L’Attività dell’Assessorato prosegue su più fronti ed è pronta anche a sbarcare oltre Tirreno. “Mi impegnerò pure nel portare al tavolo nazionale del coordinamento delle regioni, una proposta di legge che disciplini una volta per tutte il mercato on-line”.