La positività al virus della West Nile, ossia la febbre del Nilo, è stata confermata dal centro nazionale di Teramo (Cesme), nell'esemplare di cornacchia grigia ritrovata nei giorni scorsi a Montisciu Mannu, nelle campagne di Valledoria.

Il dipartimento di prevenzione veterinaria della Asl di Sassari coordina le operazioni di monitoraggio e sorveglianza, e insieme con le amministrazioni provinciale e comunali ha già avviato interventi di disinfestazione e rimozione dei focolai larvali, compresi quelli che non possono essere rimossi.

Il direttore del dipartimento, Francesco Sgarangella, e il dg della Asl, Flavio Sensi, lanciano un appello in particolare agli allevatori di cavalli per la vaccinazione contro il virus, fortemente consigliata a scopo preventivo: il cavallo, come l'uomo, non è infatti in grado di trasmettere la malattia agli altri animali.

Nessun caso umano è stato riscontrato sino ad ora nel territorio coperto dalla Asl di Sassari. Due invece quelli accertati in Sardegna dall'inizio dell'anno: si tratta di un 86enne ricoverato in ospedale a Olbia e di un 72enne contagiato in provincia di Oristano. Risalgono infne allo scorso luglio, sempre nell'Oristanese, le positività su un gruppo di zanzare isolato a Torre Grande e su due cornacchie uccise da un cacciatore a Solarussa.