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E’ stato dimesso uno dei due pazienti colpiti da febbre del Nilo e ricoverati nell’unita’ operativa di Medicina interna dell’ospedale San Martino di Oristano.
L’altro paziente, che aveva trascorso un periodo nell'unità di Rianimazione dell'ospedale Santissima Annunziata di Sassari, è stato dichiarato fuori pericolo e sarà trasferito in una struttura dove sarà sottoposto a riabilitazione motoria, necessaria dopo il lungo periodo di immobilita’'. Si possono considerare sostanzialmente guariti i tre soggetti colpiti dal virus in provincia di Oristano: un risultato ottenuto grazie alla tempestività della diagnosi e all''efficacia delle cure che, pur in assenza di terapie specifiche per la malattia, sono state somministrate dai medici del reparto di Medicina interna e da quelli di Rianimazione del San Martino e del Santissima Annunziata.
Intanto, sul fronte animale, si registra una nuova positività fra i volatili: si tratta di una cornacchia, la cui carcassa è stata trovata nei giorni scorsi a Marrubiu dal Corpo forestale regionale e consegnata agli operatori del dipartimento di Prevenzione della Ats-Assl Oristano. L'uccello, come diagnosticato dalle analisi condotte dall'Izs (Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sardegna) di Sassari, è risultato positivo al virus della West Nile Disease: ora si attende la conferma ufficiale del Centro di Referenza Nazionale di Teramo.
Nonostante l'abbassamento delle temperature lasci presagire un calo del rischio di circolazione virale, si raccomanda ancora una volta alla popolazione di adottare precauzioni mirate a prevenire e proteggersi dalle punture di zanzara, insetto che veicola la malattia dai volatili infetti all''uomo: evitare i ristagni d'acqua negli ambienti domestici (svuotare sottovasi, contenitori, ciotole per animali e coprire le cisterne d'acqua); utilizzare repellenti per gli insetti quando si sta all''aria aperta, in particolare all''alba e al tramonto; installare zanzariere a porte e finestre.