"La vera sfida per non avere problemi, e già non abbiamo più tempo, è quello di avere certezza di vaccinare subito tutti gli operatori del settore turistico: la sicurezza delle vacanze passa per il vaccino non per il green pass". Lo dice all'ANSA il vice presidente nazionale di Federalberghi e presidente dell'associazione in Sardegna, Paolo Manca.

"Abbiamo chiesto alla Regione di poter organizzare questo sistema e presentato protocolli ma non abbiamo avuto risposta - ricorda Manca -. Noi albergatori siamo disposti a portare negli hub i nostri collaboratori, ma il problema va affrontato alla radice senza dover aspettare i numeri della zona gialla".

E sul paventato passaggio in zona gialla per l'Isola, Manca mette commenta: "Non accettiamo nessun ragionamento su eventuali passaggi di colore. I parametri vanno cambiati perché è chiaro che il rischio è mutato in funzione dal numero dei vaccinati, dell'ospedalizzazione e delle varianti. Oggi la priorità è mantenere sereno il clima e anticipare le mosse".

Per questo Federalberghi guarda con scetticismo all'annunciata ordinanza del governatore Solinas: "ci auguriamo che siano le stesse regole che vengano applicate in tutte le regioni perché non vogliamo che vengano costruite barriere all'ingresso. Abbiamo dovuto registrare un rallentamento negli ultimi giorni dovuto a problemi comunicativi sulle prescrizioni per gli arrivi. Il vero banco di prova per la Sardegna sono settembre e ottobre - conclude -: dobbiamo portare gli stranieri e garantire da subito quell'alto livello di sicurezza del soggiorno nell'Isola evidentemente ancora oggi i mercati esteri non sentono, preferendo destinazioni più vicine".