Manca una settimana alla Festa della Madonna delle Grazie e come ogni anno la Città si prepara a sciogliere il voto del 1812 alla Vergine per aver liberato Nuoro dalla peste. È un appuntamento importante per la nostra comunità, carico di sentimenti religiosi e identitari, occasione di riflessione e di festa con i suoi riti consolidati negli anni.

"Anche per l’Amministrazione si tratta di giornate particolari che culminano nella mattina del 21 Novembre, nella consegna dei ceri ai rappresentanti dei quartieri e nella partecipazione degli Amministratori e delle Autorità civili e militari alla celebrazione della Santa Messa nella Chiesa delle Grazie.

Negli anni si è affermata, consuetudine nella tradizione, la prassi che il Comune ospitasse nelle sue sale un incontro conviviale, un rinfresco per scambiarsi gli auguri in occasione di una festa tanto sentita dai nuoresi. 

Scrivo queste poche righe perché mi rendo conto che per molti questo appuntamento è diventato una parte fondamentale della festa stessa, una occasione per celebrare l’appartenenza alla nostra comunità.

In un momento come quello che viviamo però, penso che il Comune di Nuoro assolva pienamente al proprio ruolo nella consegna dei diciannove ceri ai rappresentanti dei quartieri e presenziando alla Messa solenne in forma ufficiale.

I tempi impongono scelte nuove e la situazione del bilancio comunale, ma direi anche la situazione economica di molte famiglie nuoresi, stride con l’idea di organizzare un rinfresco in Comune, per quanto sobrio come è stato negli anni passati.

Per questo, al termine della cerimonia religiosa, il tradizionale brindisi della Amministrazione non si terrà e la festa delle Grazie avrà il suo compimento nella Chiesa.

Spero che questa decisione non venga percepita come una mutilazione della celebrazione, confido nel fatto che i Nuoresi onorino pienamente la Festa delle Grazie e sono certo che capiranno la mia decisione".

 

Il sindaco Alessandro Bianchi