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Il Tribunale di Nuoro ha disposto l’archiviazione del procedimento penale nei confronti dei cavalieri partecipanti alla festa di San Pietro, a Ollolai, lo scorso 29 giugno, osservando come non siano ravvisabili gli estremi dei delitti ipotizzati e che, in particolare, la cavalcata celebrativa di un patrono non può considerarsi una manifestazione che comporti il maltrattamento degli animali.
“Tale notizia diventa occasione per dedicare pure poche righe alle critiche avanzate dai virologi ed epidemiologi improvvisati, i quali auguravano una nuova ondata di contagi a seguito degli appuntamenti in onore di San Bartolomeo e di San Basilio, pur sapendo che la Parrocchia ha operato nel pieno rispetto della legge, consultando e collaborando con le autorità competenti – commenta su Facebook il parroco don Luca Mele – A coloro i quali affermavano «Ne riparleremo fra quindici giorni», dopo quasi un mese, possiamo rispondere serenamente che grazie a Dio stiamo bene e auguriamo a tutti altrettanta salute”.
La notizia è stata commentata anche da Alessandro Daga, presidente della Pro Loco barbaricina. “Ollolai è un paese di poco più di mille anime che, come tante altre piccole comunità, combatte contro lo spopolamento e arranca per sopravvivere – ha scritto su Fb – È triste vedere come in una simile occasione, nobile, pacifica e sacra, i pochi che ancora cercano di far sopravvivere il paese, al posto di essere aiutati, vengano addirittura puniti e trattati da criminali. I nostri cavalli ricevono le più attente cure e attenzioni, i veri maltrattati siamo solo noi. Per fortuna esiste chi la legge la conosce veramente”.