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In tempo di crisi anche la tradizionale Festa di Sant'Efisio a Cagliari può diventare l'occasione per molti devoti di chiedere al martire più amato e venerato della Sardegna la "grazia" di un posto di lavoro. Molti infatti le scritte di disoccupati e cassintegrati oggi nella vie del centro del capoluogo sardo con la richiesta di un' occupazione.
"Ho visto tante scritte e striscioni con le richieste al santo di un lavoro per sé, i propri figli e nipoti" ha detto il sindaco Massimo Zedda. Anche quest'anno sono stati migliaia i fedeli accorsi alla sfilata del santo sull'asfalto di via Roma invaso da migliaia di petali di rosa colorati, che al passaggio della statua si sono fatti il segno della croce. Il passaggio del martire guerriero, accompagnato dal suono delle sirene delle navi ormeggiate in porto, è stato il clou della Festa più attesa dalla Sardegna nel giorno dei festeggiamenti del Primo Maggio.
A fare da prologo alla sfilata del cocchio con la statua del martire tanto amato sull'Isola la messa nella chiesetta di Stampace, l'uscita del santo e la sfilata dei gruppi in costume sardo. Dietro le transenne migliaia di persone: soprattutto persone arrivate da ogni angolo della Sardegna, a Cagliari per la tradizionale accoppiata Sant'Efisio-Fiera del Primo maggio.
Ma anche turisti del resto d'Italia e stranieri che hanno scelto questo particolare giorno per visitare il capoluogo. Numeri imponenti: 95 comuni sardi rappresentanti, 18 traccas (i carri addobbati e coloratissimi), 90 associazioni di devoti in abiti tradizionali, cinque strumentisti, 38 cavalieri e quattro miliziani. E ancora: 220 devoti nelle traccas, 2500 persone in corteo e 70 miliziani a cavallo. Con l'uscita e a Cagliari comincia il viaggio verso i luoghi del martirio da Sarroch sino a Nora. Il prossimo 4 maggio è previsto il ritorno con una manifestazione più raccolta ma comunque molto sentita dai fedeli.
E' il primo anno in cui Cagliari ha avviato formalmente il dossier per l'iscrizione dello scioglimento del voto nella lista rappresentativa del patrimonio immateriale dell'umanità dell'Unesco. Anche per l'edizione 2014 sono state tagliate le spese, e tanti eventi collaterali, secondo una prassi inaugurata da qualche anno con la eliminazione delle tribune vip e dei rinfreschi. In perfetta sintonia con il momento di crisi.