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Per il terzo anno consecutivo il gruppo Ballade Ballade Bois in collaborazione con l’associazione “Nugoresas”, l'associazione "Gurgos e Prathas" e la Pro Loco di Ittiri organizza Dantzas, un Festival itinerante dedicato alla musica per danza d’Europa che si snoderà tra Nuoro in Piazza Satta, Onifai presso l'anfiteatro comunale e Ittiri in piazza Odeon rispettivamente oggi 31 agosto e il primo e il 2 Settembre.
La formula del festival è decisamente originale: ci sarà la possibilità di vivere da protagonisti le danze tradizionali partecipando ad uno stage pomeridiano per arrivare al concerto serale pronti a scatenarsi nel ballo. La formula che unisce l’atelier di danza al concerto è ormai consolidata in giro per l’Europa. Gli organizzatori hanno quindi pensato che anche in Sardegna, con la rifioritura dei balli in piazza, sia giusto e stimolante imparare anche altre danze tradizionali del resto del continente, per apprezzarne similitudini e differenze e con la scusa ripassare i tanti balli che caratterizzano la cultura coreutica dei paesi dell’isola.
I gruppi ospiti sono formazioni che da anni promuovo le musiche tradizionali della loro area di provenienza, sia nei contesti tradizionali che nei grandi festival. Ospite della serata di venerdì a Nuoro sarà il celebre Kepa Junkera, organettista basco considerato come un autentico genio del Trikitixa, il tipo di organetto diatonico utilizzato nei paesi baschi. Kepa è uno dei più apprezzati suonatori di organetto al mondo, nel suo stile convive una conoscenza impressionante delle danze tradizionali, fra tutte Fandangoa e Arin Ari, assieme ad una fertile ed originale vena compositiva che l'ha portato a cimentarsi con diversi generi collaborando con tantissimi artisti di tutto il mondo, da Bela Fleck a Pat Metheny e Dulce Pontes.
A rappresentare la Bretagna ci sarà il Trio Forj, un gruppo di giovani musicisti dell'area di Rennes che ci faranno vivere l'atmosfera del Fest Noz, la notte danzante dell'area più occidentale della Francia che tanto ha in comune con le Sardegna, non solo per via dei Menhir e della antica cultura megalitica, ma anche per una grande somiglianza delle danze di queste aree apparentemente lontane. Il trio Forj è composto dal Clément Le Goff alla voce e alla Bombarda, Alan Vallée alla chitarra e Kenan Guernalec ai flauti.
Quest'anno si darà spazio alla affascinante musica del Quebec, magistralmente interpretata da "Andrea Capezzuoli e compagnia”. Il trio dell'organettista milanese è una delle realtà più importanti del mondo della danza tradizionale in Italia. La più che decennale collaborazione di Andrea col violinista Milo Molteni e con Jacopo Ventura alla chitarra acustica forma un trio apprezzato nei principali Festival di danza in Europa con uno spettacolo live dinamico e coinvolgente grazie anche alla presenza di Nicola Brighenti in qualità di caller ed animatore delle danze del Quebec. A rappresentare le tradizioni musicali del Nord Italia ci sarà "Bandabrisca" uno dei gruppi che più hanno rilanciato i balli popolari nell'Area di Genova, Alessandria e Piacenza. Capeggiata dal sempreverde Bernardo Beisso accompagnato da Luca Rampinini al sax e lo stesso Andrea Capezzuoli all'organetto. Bandabrisca si distingue per una vena lirica e romantica dei brani cantati che si alterna ad una sferzante verve strumentale.
A fare da padroni di casa ci saranno i Ballade Ballade Bois, il gruppo che più di ogni altro a fatto nascere la passione per i balli della Sardegna nella comunità dei danzatori di mezza Europa. In questa occasione il gruppo composto da Carlo Boeddu, Carlo Crisponi, Fabio Calzia, Gianmichele Lai e Giuseppe Cillara si alternerà con i gruppi ospiti interagendoci con il consueto spirito di condivisione testimoniato nelle tante collaborazioni visibili in rete nei video che ritraggono il gruppo nei contesti più diversi.
I Laboratori di Danza si svolgeranno nel pomeriggio (Ore 18, costo 10€ con Panino incluso). I concerti serali saranno a ingresso gratuito. Per ogni altra informazione consultate le pagine Facebook “Ballade Ballade Bois”, “Nugoresas" e "Carlo Boeddu".