Si chiuderà domani 2 dicembre il programma cagliaritano dell’edizione 2018 del LEI Festival. Si inizia alle 17.00 con Lea Melandri e le sue Donne un “soggetto imprevisto” Il femminismo, come disse lucidamente Rossana Rossanda nelle sue conversazioni su Radio Tre alla fine degli anni ’70 (La Altre, Feltrinelli 1978), era stato il sintomo più evidente della crisi della politica e l’embrione del suo possibile ripensamento.

La Melandri accompagnerà i presenti in un percorso che attraversando la “rivoluzione” del nuovo femminismo, la critica al dualismo e la “riunificazione della vita psichica del sé”, ci fa riflettere su un passaggio di fondamentale importanza per la modifica dell’ordine sociale nel suo insieme. L’incontro con la Melandri è organizzato in collaborazione con Centro Donna CGIL, Centro Documentazione e Studi delle Donne, Laboratorio di Filosofia Pensare in presenza, Non una di meno, Se non ora quando.

Si proseguirà alle 18.00 con il presidente di Banca Etica, Ugo Biggeri impegnato in un intervento dal titolo Al di là del denaro, coordinato da Roberto Sedda. Alle 19.00 sarà la volta dell’artista Luca Santiago Mora e dell’atelier dell’Errore, racconto visivo e performativo con un’ossatura narrativa centrale costituita dalle proiezioni di alcuni dei più importanti filmati prodotti all’interno di AdE, coronati dai recitativi di due dei migliori performer cresciuti all’interno dell’Atelier, Nicole e Matteo, che interpreteranno a modo loro alcune letture tratte dall’Atlante di Zoologia Profetica.

La chiusura sarà in chiave religiosa con Enrico Dellacà, Padre Davide Magni  e il maestro Sufi Mohsen Mouelhi che, coordinati dal professor Massimiliano Zonza, si confronteranno su come il Buddismo, Cattolicesimo e Islam interpretano il tema dell’al di la.