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Sarebbero già state individuate dalla polizia, dopo aver sentito medici, infermieri e personale delle pulizie, le persone responsabili di aver gettato un feto di tre mesi tra la biancheria sporca dell'ospedale San Francesco di Nuoro e ritrovato ieri da un dipendente della lavanderia industriale Cleo di Olbia, dove la stessa viene conferita per il lavaggio.
Secondo quanto trapela il fatto sarebbe accaduto per una omessa comunicazione tra il personale della sala operatoria dov'è avvenuto l'aborto spontaneo della madre e gli addetti alle pulizie della stessa sala.
L'omessa comunicazione sarebbe dovuta ad una sopraggiunta urgenza che avrebbe costretto il personale di sala a dedicarsi ad un altro caso causando la 'dimenticanza' del feto che era avvolto nella biancheria chirurgica. Sono state aperte due inchieste una della magistratura e una interna della Asl di Nuoro.