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In Sardegna calano i prestiti alle imprese artigiane. Negli ultimi 12 mesi il comparto ha perso l’1,7% dei finanziamenti (14milioni in meno rispetto al 2015), attestandosi a 844milioni di euro erogati contro i circa 12 miliardi stanziati per l’intero sistema produttivo isolano.
All’artigianato, rappresentato da oltre 35mila imprese (il 21,7% del totale delle attività imprenditoriali sarde), è andato solo il 7% del totale dei finanziamenti.
Preoccupante anche la situazione del costo del denaro: gli imprenditori sardi pagano il 1,52% in più (152 punti base) rispetto alla media nazionale. L’isola è quarta, dopo la Calabria, il Molise e la Sicilia, con un tasso medio del 6,14%, anche se in calo di 90 punti base rispetto al 2015. Il gap della nostra regione rispetto alla media Italia è di +152 punti base.
Allarme anche dai territori: la continua contrazione dei prestiti (l’Ogliastra e il Medio Campidano sono quelle che hanno subìto di più (-5,5% per la prima, e -5,1% per la seconda) e l’aumento costo del denaro (il tasso maggiore lo si ha a Carbonia-Iglesias con il 9,44% contro il 4,81% di Oristano), ne stanno compromettendo il rilancio.
E’ questo ciò che emerge dall’ultima analisi dell’Osservatorio di Confartigianato Sardegna per le MPI, “Trend del credito alle imprese artigiane 2016”, su dati di Artigiancassa e Banca d’Italia.
“I cordoni della borsa per le imprese artigiane sarde sono sempre più stretti e la condizione creditizia non migliora - affermano la Presidente e il Segretario Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti e Stefano Mameli –purtroppo il finanziamento alle piccole realtà resta, ancora legato alla percezione di un credito ad alto rischio e quindi la dinamica di queste erogazioni resta frenata. Invece, spesso, l’impresa artigiana necessita di finanziamenti molto ridotti e quindi poco appetibili dal sistema bancario che lavora più sulle grosse somme”. “Il perdurare delle difficoltà di accesso ai finanziamenti – sottolineano Folchetti e Mameli – è un brutto segnale rispetto a una possibile uscita dal tunnel della crisi. In mancanza di una ripresa degli investimenti, infatti, le nostre imprese, soprattutto nel manifatturiero, resteranno penalizzate nella competizione globale, non aiutate anche da un euro forte che si aggiunge alle difficoltà generate ancora dai ritardi nei pagamenti”.
A livello provinciale, come detto, si registra una flessione generalizzata delle erogazioni. Come anticipato, netto il calo in Ogliastra con un -5,5% rispetto al 2015 e affidamenti per 29 milioni di euro. Secondo posto per il Medio Campidano con -5,1% e 42 milioni di credito. Seguono Nuoro (-4,1% e 98 milioni), Carbonia-Iglesias (-3,8% e 45 milioni), Olbia-Tempio (-2,1% e 148 milioni), Cagliari (-0,3% e 233 milioni), Oristano (-0,3% e 77 milioni) e Sassari (-0,1% e 173 milioni).