Sindaci sul piede di guerra contro l'ipotesi di vincolo di spesa per 8 milioni del Fondo unico degli Enti locali per recuperare risorse nella Finanziaria 2016.

Il sindaco di Nuoro e quello di Cagliari, Andrea Soddu e Massimo Zedda, hanno ribadito la propria contrarietà durante la seduta congiunta del Consiglio regionale e del Consiglio delle Autonomie locali, alla vigilia dell'avvio dell'iter di approvazione in Aula della Manovra.

"Tagliare il Fondo unico - ha attaccato Soddu - significa diminuire i servizi ed esporre gli amministratori a quegli vili attentati che sono una gambizzazione della democrazia. Piuttosto servirebbe un progetto inclusivo per le zone interne e disagiate".

Zedda ha rimarcato sarcasticamente di voler dare "per scontato che non ci sia un taglio ma un incremento del Fondo. Magari - ha detto - quella che sentiamo in queste ore è una storiella, una barzelletta. Probabilmente si tratta di un aumento per rispondere alle esigenze segnalate dai sindaci".

Contro questa proposta anche il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, che ha chiesto al Cal maggiore "coscienza critica", ribadendo le perplessità sulla riforma degli Enti locali, "che riporta all'antico la Regione ristabilendo il centralismo: la nostra battaglia - ha promesso l'esponente dell'opposizione - sarà quella di modificare la riforma".

L'assessore della Programmazione, Raffaele Paci, non ha né confermato né smentito l'ipotesi di vincolare le risorse del Fondo Unico spiegando che "gli emendamenti si vedranno al momento della scadenza. C'è un aumento delle risorse che vengono destinate alle esigenze dei cittadini che vivono nei Comuni, in particolare per lavoro, cultura e università. Le risorse sono scarse e vanno fatte delle scelte".

Da parte sua, l'assessore degli Enti locali Cristiano Erriu ha sottolineato la necessità di sostenere i Comuni nell'applicazione della riforma.