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Raccontiamo, attraverso il post integrale scritto da una donna, (Alba Caria, di Riola Sardo, 68enne), quanto accadutole sulla ss.131, (nei pressi di Villanovaforru), dove un’auto (una Opel Corsa, di colore grigio) l'ha speronata durante il tragitto in direzione Iglesias, quando poi, all’atto di verificare i danni subiti alla carrozzeria, scatta la tentata truffa da parte di alcune persone che in maniera insistente volevano far scendere dall’abitacolo la vittima, spaventata da quanto stava succedendo. L’epilogo della vicenda è la segnalazione e la denuncia dell’automobilista alle forze dell’ordine: non sarebbe la prima volta che si verificano questi strani comportamenti, si pensa ad una banda di truffatori. (a.c.)
Oggi, ore 9,30, in viaggio da Riola Sardo ad Iglesias. Subito dopo il bivio per Villanovaforru, durante un sorpasso, sento un botto molto forte alla parte destra della macchina, rientro subito in corsia destra, rallento pensando *appena trovo una piazzola mi fermo per controllare eventuali danni*, infatti dopo pochi km ecco una piazzola , mi fermo e, mentre sto per uscire dalla macchina, si ferma dietro di me una macchina grigia...resto seduta con le portiere bloccate pensando di ripartire senza verificare niente, ma si avvicina di corsa una donna che mi bussa il vetro della parte del passeggero...chiedo cosa vuole e lei mi fa cenno che non mi sente, apro di mezzo centimetro il vetro, perché il mio occhio, e forse anche il suo, in quel momento vede la mia borsa a fianco a me e il cervello comincia a ragionare velocemente...mi chiedo come mai, se hanno bisogno di qualcosa scende il passeggero e , soprattutto, non si avvicina dalla mia parte... Chiedo ancora: "cosa vuoi?" e lei "Io sentito un grande colpo in mia macchina, tu ha fatto danno a me", io "Veramente il colpo l'ho sentito io, non ho capito cosa è successo, ma ora chiamo la polizia così loro mi aiutano a verificare e il loro verbale mi serve per l'assicurazione" ...ho detto la prima cosa che mi è venuta in mente, perché in quel momento mi sono resa conto che questa era una zingara, o comunque lineamenti da rumena e dintorni, guardando dallo specchietto ho visto che l'autista non aveva un aspetto raccomandabile e aveva la portiera semi aperta, come se dovesse scattare da un momento all'altro...la tipa diceva "tu scende noi vediamo danno insieme" e mentre pensavo ho risposto "no, tu aspetta un po' che io sto chiamando la polizia e verifichiamo insieme". Mi ero resa conto, anche, che lei si teneva praticamente al portapacchi della mia macchina, e, se anche fossi voluta ripartire velocemente non avrei potuto, perché rischiavo di trascinarmela. Comunque ha fatto spallucce guardando verso il suo compagno, quando ha capito che non sarei scesa, e il tipo le ha fatto cenno di tornare in macchina. Volevo fotografarli mentre andavano via, ma mi tremavano le mani ( e non solo), ma ho fotografato solo la parte posteriore dell'auto, però la targa non si legge. Sono ripartita col cuore a mille, e, dopo pochi km, subito dopo il bivio per Sanluri ho visto una pattuglia della Stradale, mi sono fermata e ho denunciato il fatto. Hanno verbalizzato, hanno fotografato il danno alla mia macchina, hanno visto la foto dell'auto, una Opel Corsa grigia, mi hanno chiesto la descrizione dei personaggi e mi hanno detto che quell'attimo di esitazione prima di scendere (il tempo di togliere l'auricolare del telefono) ha fatto sì che non mi trovassero già fuori dalla macchina, e questo ha salvato me, la mia borsa e la mia macchina, perché potevano anche picchiarmi, rendermi inoffensiva e portarsi via tutto. A quanto pare hanno tante segnalazioni come la mia, ma non riescono a beccarli, perché quando uno denuncia quelli sono già lontano. Beh, non mi aspettavo certo di vivere una disavventura simile stamattina, sono arrivata ad Iglesias con quasi un'ora di ritardo, e, per strada tutte le macchine grigie mi sembravano delle Opel Corsa.
Sono stata fortunata, me la sono cavata solo con molto spavento, e un attacco di tachicardia (oltre alla necessità urgente di un bagno..) , a parte gli scherzi poteva andarmi peggio. Pare che usino anche il giochetto dello specchietto...ti raggiungono in superstrada dopo che esci da una stazione di servizio, ti suonano e ti costringono a fermarti alla prima piazzola per estorcerti soldi dicendo che tu gli hai rotto lo specchietto, oppure ti lanciano uova o frutta sul parabrezza così sei costretto a fermarti appena puoi e ti raggiungono o ti aspettano. Insomma, dobbiamo fare molta attenzione in strada, perché questi delinquenti possono essere dappertutto. Io ora sono a casa, tranquilla”.