A partire dal mese di maggio 2018 e fino al dicembre 2018, i militari della stazione Carabinieri di Arzana hanno concentrato il loro sforzo investigativo per la repressione del dilagante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio Arzanese ed in quelli limitrofi.

Le indagini si sono soffermate in particolare su 11 soggetti, quasi tutti gravati da precedenti penali e di polizia in materia di stupefacenti ed hanno evidenziato su alcuni di essi un grave quadro indiziario inerente il commercio illegale gestito in alcuni casi in concorso e con vari livelli di intensità nei territori dei Comuni di Arzana, Tortolì e Lotzorai.

I servizi di osservazione, le attività di perquisizione e sequestro hanno permesso di appurare un via vai anomalo in un’abitazione di proprietà di uno degli indagati, indicativo dell’esistenza di un’attività di spaccio in particolare hashish, marijuana e cocaina.

Nelle prime ore di oggi 6 luglio 2019, in provincia di Nuoro e Cagliari, militari della Stazione Carabinieri di Arzana e dipendenti della Compagnia Carabinieri di Lanusei (NU), congiuntamente a personale dello Squadrone Cacciatori “Sardegna”, dell’11° N.E.C. di Elmas (CA) con elicottero AW-109 Nexus e della Stazione Carabinieri di Pirri (CA), a conclusione di complesse ed articolate indagini della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lanusei, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa il dal G.I.P. del locale Tribunale, nei confronti di Davide Fanni, 22enne residente a Tortolì, già sottoposto agli arresti domiciliari in quanto arrestato per possesso di materiale esplodente dai militari della Stazione di Arzana nello scorso mese di marzo, sul quale si è dimostrata una stabile attività di commercio di sostanze stupefacenti con trentadue episodi contestati tra acquisti e cessioni, in quantitativi non trascurabili, per il quale è stato tratto anche in arresto in flagranza il 31 luglio 2018 per possesso di 100 grammi di hashish, Salvatore Domenico Stochino, 35enne residente ad Arzana, che costituisce uno dei canali dal quale il Fanni si approvvigiona di stupefacenti ed ha dimostrato ampie disponibilità di marijuana e cocaina. È emerso in particolare un rapporto fiduciario consolidato nel tempo tra i due, Fabrizio Loddo, residente a Pirri, già condannato per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, ha confermato le sue capacità nella gestione di una consistente e non occasionale attività di spaccio, tenendo contatti nel territorio ogliastrino per lo smercio delle sostanze illecite;

Ai domiciliari

Contestualmente è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora  nel Comune di Tortolì, per Giovanni Battista Piu, 34enne residente nella cittadina costiera che, ha evidenziato una personalità spregiudicata concorrendo nell’attività di spaccio del Fanni e custodendo parte dello stupefacente nella sua abitazione: la pluralità di condotte di cessione, la pronta disponibilità a custodire lo stupefacente ed il carattere strutturato della condotta di spaccio hanno evidenziato l’esistenza di stabili canali collaudati di rifornimento di sostanze illecite.

Ancora, nel Comune di Villagrande Strisaili per Nicola Porcu, 25enne, per il quale è stata evidenziata la disponibilità a fornire quantitativi non trascurabili di cocaina, indicativo dell’esistenza di rapporti fiduciari con organizzazioni criminali di spessore, di un’indubbia capacità organizzativa e di un programma di persistenza nel tempo della condotta delittuosa, caratterizzato dalla propensione alle attività illecite finalizzate al guadagno facile.

Nel Comune di Arzana per Nicola Nieddu, 23enne per il quale si è evidenziato una rilevante capacità criminale, (detenzione di oltre 1 kg di marijuana e 50 grammi di cocaina) caratterizzata da scaltrezza e spregiudicatezza che confermano la sua pericolosità sociale

Sono state complessivamente svolte 11 perquisizioni delegate che hanno comportato inoltre il deferimento in stato di libertà di altre cinque persone.

A carico dei soggetti colpiti dalla misura cautelare restrittiva si è dimostrata l’esistenza di un’attività di spaccio stabile e consistente, fonte di profitti non trascurabili. il modus operandi, la scaltrezza nell’uso di linguaggi codificati, l’utilizzo di apparecchiature scanner per individuare la presenza di microspie, la fitta rete di contatti consolidati e fiduciari hanno assicurato agli indagati l’approvvigionamento e la successiva vendita al dettaglio, sono indicative di personalità caratterizzate dall’elevato spessore delinquenziale e di una scelta di vita stabilmente dedita ai traffici illeciti.

Particolare è stata inoltre l’approntamento per l’attività delittuosa di smartphone dedicati unicamente per trattare le partite di stupefacenti mediante messaggi sugli applicativi di messaggistica istantanea.

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