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Decine di persone hanno preso parte questa mattina a un flash mob organizzato a Sassari per manifestare contro la violenza sulle donne.
Il flash mob si è tenuto dalle 11 alle 13 nella piazza dedicata a Monica Moretti, l'urologa sassarese uccisa nel 2002 da un ragazzo che si era invaghito di lei. Sulla scalinata che circonda la piazza sono state appositamente sistemate diverse paia di scarpe rosse, simbolo universale della lotta alla violenza sulle donne
La manifestazione, organizzata da un gruppo di attiviste sassaresi, arriva pochi giorni dopo l'efferato uxoricidio compiuto alle porte della città dal 69enne Nicola Amadu che ha picchiato e dato fuoco alla moglie, la 64enne Anna Doppiu.
"Oggi il nostro pensiero non è solo per quello che è successo a Sassari, che ci scuote particolarmente, ma per tutte le donne uccise, spesso da un familiare – ha spiegato una delle organizzatrici, Luana Farina – Non c'è bisogno di ulteriori punizioni, ma di fare più prevenzione"
E poi Monica Spanedda, Assessore alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità del Comune di Sassari: "Siamo tutti responsabili. Non si può delegare ad altri una rivoluzione culturale di cui tutti dobbiamo essere parte. Dove sono oggi le scuole, le istituzioni e la famiglia? Dove siamo tutti? Solo con uno sforzo di una comunità che crede in dei valori si può migliorare. Se avete delle difficoltà sappiate che avete delle istituzioni attente davanti".
"A Sassari da tempo è stato avviato un progetto antiviolenza per donne e minori che ha permesso l'apertura di un importante spazio di ascolto: il cosiddetto Sportello 'Aurora'. Le persone e i nuclei familiari che si trovano a vivere situazioni di maltrattamento, violenza fisica e sessuale, conflittualità di coppia, possono rivolgersi ad un’equipe composta da psicologi, consulenti familiari e legali che ascoltano, sostengono e progettano i diversi interventi".