“Quali i motivi per i quali l’amministrazione ha deciso di ignorare la normativa sulla trasparenza, negando la possibilità ai cittadini di leggere agevolmente, e in qualunque momento, le delibere e le determinazioni degli organi della Fondazione Alghero e violando la normativa in vigore?”.

Il tema della Fondazione Alghero torna in primo piano nell’attualità politica algherese dopo le polemiche dei mesi scorsi. Ad alzare il tiro sono i consiglieri comunali di minoranza  Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Mario Bruno, Valdo Di Nolfo, Mimmo Pirisi, Roberto Ferrara, Graziano Porcu, Ornella Piras e Raimondo Cacciotto che hanno presentato un’interrogazione al Sindaco Mario Conoci.

“Ciò che desta però maggiori perplessità è il fatto che nella determinazione n.312 del 30.12.2019, pubblicata tra gli atti generali nel sito ufficiale, a supporto della nomina di una commissione per il reclutamento del personale del progetto “LAVORAS” si evince dalla firma in calce che il Dottor Andrea Delogu avrebbe assunto anche la funzione di Direttore della Fondazione Alghero e di RUP dei progetti “LAVORAS” in capo alla Fondazione Alghero, ma tale nomina non appare tra le delibere pubblicate da parte dell’Organo deputato ad assumerla: il consiglio di amministrazione. Un direttore generale nominato nel silenzio generale”, queste le loro parole.

Inoltre, la loro richiesta è quella di “Di conoscere i motivi per i quali non è stata comunicata la nomina del Direttore Generale, ne gli estremi della delibera e a quanto ammonta l’eventuale trattamento economico previsto per il direttore generale”.

“Nell’atto ispettivo – così ancora i Consiglieri – si denuncia il fatto che nel sito ufficiale della Fondazione Alghero, di cui il Comune è socio unico ed esercita controllo analogo, nella sezione trasparenza, le delibere degli organi risultano pubblicate fino al 21/10/2019 e le determinazioni dirigenziali al 30/10/2019. Non solo, ma nello stesso sito risulta ancora Direttore Generale il Dottor Paolo Sirena, cessato dall’incarico nel 2019”.

Inoltre, aggiungono, “Il piano triennale della corruzione risulta scaduto nel 2019 e non viene indicato il nominativo del responsabile anti corruzione. L’interrogazione ha anche l’obiettivo di conoscere il nominativo del Responsabile Anti Corruzione e quello del dirigente comunale responsabile del controllo analogo”.