“Ieri ho fatto una cosa toga. Ma proprio toghissima. Ho sempre sognato fin da bambina di trasformarmi per qualche istante in qualcuno che non sono per vedere di nascosto l'effetto che fa”. Inizia così il racconto della sindaca di Fonni che ha voluto condividere con i suoi cittadini prima di tutto e poi con le persone che la seguono sui social.

“È andata così – spiega -. Dopo ‘alcune segnalazioni’ su strane cose che si stavano dicendo mi sono finta una cittadina che chiedeva informazioni sull'ennesimo servizio sanitario che viene tolto ai nostri territori sempre con la stessa storia (siete pochi, non c'è personale, dobbiamo risparmiare). Ho telefonato e mi sono inventata una mia necessità chiedendo come mai quel servizio fosse svolto in quel modo”.

La risposta? “La colpa è del sindaco, è lei che decide le aperture e le chiusure”.

“Ero seduta, giuro. Non ho fatto una piega – continua Daniela Falconi -. Ma siccome non mi bastava ho continuato a chiedere, sia mai che, con la stanchezza che ho addosso avessi capito male. Invece no: Dovete andare tutti insieme dal sindaco e protestare con lei, è lei che decide. No, non avevo capito male.  Chiudono i servizi e dicono ai cittadini che la colpa è del Sindaco. Non ci si crede, vero?”.

“Meno male l'ho registrata questa follia, se no non mi crede nessuno e danno davvero la colpa al sindaco. (Grazie a tutte quelle persone che ieri, indignate, mi hanno avvisato)", ha concluso il sindaco.