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“L’evoluzione del diffondersi della variante Omicron nella nostra regione, con l’aumento vertiginoso del numero dei contagiati, continua a destare le preoccupazioni degli operatori sanitari e degli amministratori locali, impegnati nel contrastare la pericolosa (e per certi versi inaspettata) impennata dei casi. L’unico paese immune dall’aumento del contagio, almeno a detta degli amministratori di maggioranza, parrebbe Fonni”. Inizia così l’attacco mosso contro la sindaca Daniela Falconi dai quattro consiglieri di minoranza Sandra Manca, Rita Tolu, Raffaele Maloccu e Giambattista Cadau di “In alto Fonni”.
“L’assenza di qualsiasi tipo di comunicazione ufficiale di dati in possesso (si spera) della giunta, o la mancata assunzione di iniziative di contrasto alla pandemia – continuano - confermano l’intenzione di continuare e far finta di niente, di non prendere alcun provvedimento ufficiale o di dare indicazioni operative sul comportamento da tenere da parte dei cittadini”.
Per il gruppo consiliare “questo atteggiamento, irrispettoso della salute pubblica da parte di chi dovrebbe invece adoperarsi per tutelarla, provoca l’adozione di accorgimenti dettati dalla sensibilità dei singoli, come hanno fatto ad esempio il Parroco di San Giovanni e le catechiste che, con grande senso di responsabilità, hanno sospeso il catechismo per una settimana. Le informazioni sui numerosi alunni fonnesi in DaD (sia nelle scuole di Fonni che in quelle di Nuoro), il rincorrersi di notizie sugli ingenti numeri ufficiosi di contagiati e l’auto-isolarsi delle persone più responsabili, contrastano con il silenzio e l’inattività della giunta su tale fronte, impegnata unicamente in una campagna di immagine su social e media finalizzata a scaricare su altre istituzioni superiori le proprie responsabilità e la propria inoperosità, come fatto in occasione della richiesta da parte del sindaco di hub vaccinali delocalizzati che tutti sanno essere già stati predisposti dai nuovi vertici Asl, che hanno ben nota la situazione anche nel nostro Comune”.
I consiglieri di opposizione sottolineano il lavoro di altri sindaci che con continuità comunicazione i dati relativi ai positivi al virus nelle proprie comunità. “Per contro si assiste da parte di molti sindaci del circondario alla divulgazione di comunicazioni, raccomandazioni e all’assunzione di decisioni (talvolta impopolari) con l’unico obbiettivo di tutelare la salute pubblica dei propri concittadini. Il fatto che l’unica iniziativa attuata a Fonni sia stata lo screening della popolazione scolastica del 9 gennaio, ordinata dalla Regione e non effettuata di spontanea volontà dall’amministrazione, abbia evidenziato una percentuale più che doppia del numero dei contagiati rispetto alla media regionale, (5,2% contro il 2,2% regionale) indica che in paese esiste un problema serio che va quantomeno affrontato da chi di dovere e non da essi sottovalutato, ignorato o tenuto nascosto per qualche ragione (politica, di immagine, di interesse privato?...) che appare incomprensibile e inspiegabile”.
“Anche la nostra precedente richiesta pubblica di informazioni è stata totalmente ignorata con grande arroganza, mancanza di trasparenza e in spregio del diritto di informazione – concludono Sandra Manca, Rita Tolu, Raffaele Maloccu e Giambattista Cadau di “In alto Fonni” -. Noi non siamo in possesso di dati ufficiali che vengono per contro comunicati quotidianamente al sindaco da parte dell’ATS, altrimenti li avrebbe immediatamente resi noti a tutela della salute della popolazione, e non tenuti nascosti per logiche di interesse, che nulla hanno a che fare con il bene della popolazione. Visto il quadro preoccupante invitiamo i nostri concittadini ad adottare atteggiamenti responsabili ed attuare tutte le misure di contrasto con scrupolosa osservanza di tutte le normative vigenti in materia di COVID 19: "Non prolunghiamo lo stato di emergenza con il nostro comportamento".