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Battute infelici, sarcasmi attinti da luoghi comuni. Che talvolta approdano in Procura sotto la voce querele . È l'amaro esito del botta e risposta di due mesi fa tra il comico Pucci - al secolo Andrea Baccan - e il Comune di Fonni. Il sindaco Stefano Coinu ha denunciato per diffamazione aggravata l'artista della costellazione Zelig che lo scorso luglio, dopo un disguido professionale occorsogli sotto il Gennargentu in occasione della festa dei Martiri, aveva scritto sulla sua pagina Facebook «parole ingiuriose» nei confronti dei fonnesi.
PICCOLO FAR WEST Pucci aveva dipinto Fonni come una sorta di piccolofar west dove la gente passa il tempo a maneggiare ordigni incendiari per far saltare in aria le auto. Affermando che, a causa di quell'incomprensione con i fonnesi (gli era stato decurtato l'onorario perché si era esibito 40 minuti anziché due ore come da contratto) in Sardegna sarebbe tornato solo in vacanza. «Il comitato di Fonni potrebbe farmi esplodere la macchina», aveva ironizzato. Rincarando: «Vorrei scrivere un sacco di cose cattive su queste persone ma mi limiterò a dirvi che vi pubblicizzerò malissimo e che remerò contro di voi». Troppo, per Coinu e l'amministrazione da lui guidata: «Nella rappresentazione il paese viene descritto come un piccolo far west senza legge», recita l'esposto redatto dall'avvocato Rita Tolu, «dove i più forti impongono con la prepotenza la loro volontà. Ben avrebbe potuto invece, il signor Pucci, se riteneva che vi fosse un pericolo concreto per la propria incolumità, rivolgersi ai carabinieri».
REPUTAZIONE FERITA A ferire l'animo della comunità di Fonni, è stato soprattutto il fatto che la discutibileboutade sia stata lanciata nell'arena del socialnetwork all'indomani di una serie di - questi realissimi, purtroppo - fatti di cronaca nera che avevano al centro una serie di attentati incendiari: «Tali episodi criminosi», sottolinea Coinu, «sono stati condannati con forza da tutti i cittadini onesti, stimati lavoratori con uno spiccato spirito imprenditoriale e grazie ai quali Fonni rappresenta una realtà virtuosa della Sardegna». Il sindaco mette poi l'accento sulla presunta volontà sottesa all'azione di Pucci, nella quale «il delitto di diffamazione è perfettamente integrato anche sotto il profilo dell'elemento psicologico», conclude, «difatti le stesse parole utilizzate provano la sussistenza del dolo. È evidente che ha fatto coscientemente uso di espressioni idonee ad assumere portata offensiva, con la consapevolezza del discredito».