Il Comune di Fonni, in seguito ai danni causati dal ciclone Cleopatra, dichiara lo stato di calamità naturale e rompe il patto di stabilità. «Con questo atto di ribellione ai vincoli finanziari imposti - dice il sindaco Stefano Coinu - che fino a questo momento hanno ingessato il nostro agire amministrativo, questa Giunta mira a realizzare tutti quegli interventi infrastrutturali utili per salvaguardare la sicurezza della nostra comunità».


L'amministrazione comunale, con deliberazione di Giunta, ha disposto l'immediato utilizzo della somma di 457.619,43 euro, che fino a questo momento rientrava nel patto di stabilità. «Sfruttiamo quanto contenuto nell'articolo 31, comma 8-bis, della legge 183 del 2011, citate nelle circolari del Ministero dell'Economia e delle Finanze numero 5 del 7 febbraio 2013, che prevedono l'esclusione, dal saldo valido ai fini del patto di stabilità interno, di spese sostenute con risorse proprie utilizzate per interventi connessi allo stato d'emergenza». 


Dunque, alla luce dei disastri causati dall'alluvione della scorsa settimana, la Giunta comunale di Fonni ha disposto con delibera l'immediato utilizzo di risorse proprie per la realizzazione delle opere necessarie per arginare i rischi da dissesto idrogeologico. In particolare sono previsti il ripristino della viabilità rurale, gli interventi di pulizia dell'argine che si trova a monte del centro abitato e tutti gli interventi idraulici necessari per garantire la sicurezza del paese.

«È vero -prosegue il sindaco Coinu - che ai sensi della normativa suddetta manca una legge ad hoc che dovrebbe concedere l'autorizzazione agli enti locali, ma l'amministrazione comunale non ha tempo da perdere in attesa che finisca il tergiversare dei nostri rappresentanti al Governo. Pertanto, procediamo a utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, risorse comprese, per tutelare gli interessi della comunità». 
Roberto Tangianu