<<Le Fornaci Scanu non devono chiudere. Di più. La Regione si impegni a trovare soluzioni immediate per salvaguardare i posti di lavoro degli operai impegnati in una difficile vertenza>>.

E’ l’appello forte arrivato dal consigliere regionale Edoardo Tocco (Forza Italia) che sull’argomento ha presentato un’interrogazione urgente alla Giunta.

<<Si tratta di una delle aziende storiche che operano nel cagliaritano, negli stabilimenti di Sestu ai piedi della vecchia Carlo Felice e Guspini – ricorda Tocco – Lo stato di crisi è stato certificato con la comunicazione di dover procedere alla risoluzione del rapporto di lavoro di 57 lavoratori operai che risultano in esubero rispetto alle esigenze del mercato di riferimento>>.

Una mazzata per i dipendenti. Da scongiurare con tutte le forze.

<<Si deve purtroppo riconoscere – continua l’esponente degli azzurri – che in tutti questi anni la politica isolana ha trascurato il settore dei laterizi e dei manufatti cementizi, senza alcun sostegno alle realtà produttive isolane capaci di produrre un prodotto finito di qualità certificata. Peraltro, in tutta la Sardegna sono rimaste solo due realtà capaci di portare avanti la produzione di laterizi, ma il perdurare della crisi rischia di produrre il disfacimento delle aziende. Il comparto potrebbe dunque avere un mercato e potenzialità di grande prospettiva se venissero adottate delle scelte politiche adeguate, con l’obiettivo di creare una filiera dei materiali da costruzione. Si è purtroppo assistito all’assenza di indirizzi in questa direzione e, ancora peggio, si è affermata la tendenza ad importare i materiali, puntando solo sulla commercializzazione piuttosto che sulle produzioni interamente portate avanti in Sardegna>>.

Nessuna ricetta miracolosa. Solo l’esortazione all’esecutivo di mettere in campo tutte le misure a disposizione per tutelare l’occupazione ed evitare la dismissione delle fabbriche.

<<Un esempio su tutti – conclude Tocco – è il disegno di legge sull’urbanistica, che potrebbe diventare uno strumento simile al Piano casa, con l’auspicio che possa tradursi in un impianto utile al rilancio del settore. Occorre inoltre una legge mirata per riconoscere un valore aggiunto ai laterizi prodotti interamente nella nostra Isola>>.