Dopo diversi mesi di siccità nella costa centro orientale dell’Isola, a causa dello svuotamento della diga di Maccheronis, nel pomeriggio di oggi, mercoledì 22 maggio, è arrivata la grandine in Sardegna e ha dato il colpo di grazia all'agricoltura dell'alta Barbagia e della Baronia.

Il maltempo si abbattuto tra la tarda mattinata e il pomeriggio, nei territori di Bitti, Orune, Onanì e Lula, con una perturbazione arrivata nel centro Sardegna in modo disomogeneo in termini di precipitazione e intensità, in alcuni casi provocando danni ingenti alle colture. La pioggia tuttavia è stata provvidenziale per l'invaso sul rio Posada, che da settimane preoccupa cittadini e amministratori del territorio.

"La conta dei danni inizierà già da domani soprattutto nei vigneti, oliveti e campi a foraggere che proprio in questi giorni erano in fase di sfalcio e raccolta - ha detto il presidente di Confagricoltura Nuoro-Ogliastra, Michele Ena-. La nota positiva di questo mercoledì da dimenticare, riguarda le acque che giungeranno dalle prossime ore nell'invaso del Maccheronis a Torpè. Un soccorso idrico preziosissimo che ci aiuterà, magari con la pioggia in arrivo anche nei giorni a seguire, a migliorare il livello di invasamento della diga, ridotta oggi a poco più di 8 milioni di metri cubi d'acqua dei 23 milioni di capacità utile autorizzata".