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“Nella notte una deflagrazione ha dilaniato la quiete a Torpè. La protesta che durava da giorni contro il deposito di Italgas sul territorio si è trasformata ieri in un vero e proprio attentato dinamitardo ai danni del depuratore del paese con tanto di rivendicazione stampata sulle pareti dell'impianto” così il capogruppo del Partito Sardo d’Azione Franco Mula.
“Le popolazioni, i cittadini e la stessa Amministrazione Comunale, benché giustamente condannino il gesto, sono contrari all’installazione di tale impianto. Da tempo il Gruppo del Partito Sardo D'Azione in Consiglio Regionale ha chiesto all'Assessora dell' Industria Anita Pili, la quale ha agito prontamente, di intavolare una trattativa con Medea -Italgas riguardo la possibilità di spostamento dell' impianto in altro sito più lontano dal centro abitato, senza peraltro ricevere alcun cenno di riscontro” continua Mula.
“Ieri siamo intervenuti sul luogo in segno di solidarietà e vicinanza all'amministrazione che non dove essere lasciata sola dalle altre istituzioni in un momento così delicato nel caos della protesta. Si isolino gli autori del gesto ma chiediamo un intervento più pressante da parte della Regione Sardegna considerati i risvolti di una protesta che ha dimostrato una escalation pericolosa. Le popolazioni dei territori coinvolti hanno ragione a protestare per la le scelta da intraprendere sul loro territorio, la Regione dovrà pretendere un tavolo di confronto con Italgas al fine di risolvere la questione con un accordo il prima possibile” conclude Franco Mula.